Non capita spesso di vedere sacerdoti o vescovi, come in questo caso, vestiti da prelati e non da laici o protestanti. Là tonacainfatti, un segno distintivo del sacerdote, che lo rende immediatamente riconoscibile ai più, quasi una testimonianza visiva dell’opera stato presbiterale, è stato da tempo abbandonato dal clero cattolico. Forse in linea con una sorta di “laicità” ecumenica che ha pervaso anche le fila dei chierici di Santa Romana Chiesa. Alla tonaca è preferito uno stile più informale e politicamente corretto sacerdotepoco più di un abito scuro, più o meno elegante (alla fine dipende da chi lo indossa, ndr), con l’assolo colletto bianco per distinguerlo stato sacerdotale da laico. Fondamentalmente come i protestanti. Almeno oggi però, in occasione del cosiddetto visita ad liminaper incontrare il Pontefice regnante, i vescovi diAbruzzo è nato a Molise hanno rispolverato o forse sarebbe meglio dire riesumato le talari, complete di fascia color rubino. Per un giorno, insomma, i vescovi vestiti da vescovi.
Bernardo Gui
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