R. & P.
I tempi che incidono sui nostri stati d’animo, la necessità di creare un’unica cattedra tra curriculum e sostegno, la nuova attenzione sulla vulnerabilità, le emozioni nella scuola e nelle relazioni familiari sono solo alcuni spunti dell’onda formativa che si muove sotto il binario “Quando educare è più difficile”. E’ quest’ultimo il titolo del quarantunesimo congresso nazionale del Cnis lanciato oggi a Reggio Calabria dalla psicologa Francesca Rotiroti.
Lo ha fatto alla presenza di Daniela Lucangeli, presidente nazionale del coordinamento docenti specializzati. La due giorni, arricchita dalle relazioni di studiosi delle università italiane, si rivolge anche a psicologi, medici e operatori del settore scolastico, educativo e sociale. Daniela Lucangeli ha incantato i quattrocento soci presenti al teatro Odeon, rendendo accessibili i risultati dei suoi studi, il fascino della scienza utile e la ricchezza delle emozioni. Tra i relatori di oggi c’era la Dott.ssa Francesca Cuzzocrea, che ha parlato dell’aspetto funzionale delle nostre pulsioni.
“La consapevolezza emotiva è la capacità di identificare le emozioni. Dopo averlo riconosciuto, posso gestirlo? Non significa togliere la rabbia, ad esempio, ma saperla esprimere correttamente”. Sono informazioni utili per entrare in sintonia con i segnali che arrivano da noi e dagli altri, quindi lezioni che non restano dentro la sala del teatro reggino ma sono destinate a raggiungere i banchi delle scuole del nostro territorio, perché la formazione è un momento importante come tutti i fattori con cui il nostro cervello deve continuamente confrontarsi. Il professor Ernesto Burgio ha poi accompagnato il pubblico alla scoperta dell’epoca più importante della storia dell’uomo e forse dell’intero pianeta. Importanti furono i risultati che lo stesso Burgio ottenne nelle ricerche sull’epigenetica e sugli effetti che le trasformazioni ambientali hanno sulla salute umana.
