Sono partiti alle tempo dei Balcani venerdì 19 e ci hanno raccontato giorno per giorno le loro avventure tra l’Albania, terra di arrivo, e la Grecia, terra di partenza. Oggi, dopo cinque giorni, è il momento di salutare il Studenti 4E della sezione turismo dell’istituto Ezio Vanoni a chi tocca fare le valigie e tornare a casa Italia. Ma prima la storia del 6° ed ultimo giorno del loro tour in Balcani accanto Viaggi diversi.
Il tour nei Balcani: 6a tappa
Abbiamo raggiunto il sesto ed ultimo giorno del nostro viaggio. Il tempo era bellissimo stamattina quando mi sono svegliato alle Kalambaka e questo ci è sembrato allo stesso tempo uno scherzo, dopo la pioggia incessante di ieri, e una fortuna, visto che abbiamo finalmente potuto osservare le grandi formazioni rocciose del Meteora in tutto il loro splendore.
Dopo una colazione velocissima, visto che dobbiamo partire presto, eccoci sul bus diretti a destinazione Delfi, la nostra prima tappa della giornata. Per tre ore viaggiamo tra montagne maestose, piccole costruzioni e distese di prati verdi, i Grecia visto dall’interno sembra un paese quasi disabitato.
Arriviamo a Delfi, famosa per il suo importante sito archeologico: il bus ci lascia in un parcheggio a un paio di chilometri dal sito. Comunque la passeggiata per avvicinarsi al sito è interessante, a sud si vede già il mare, il golfo di Corinto.
Attraversiamo un piccolo paese con qualche ristorante e qualche negozio di souvenir, un asino cammina solitario lungo la strada. La prima impressione è quindi quella di un posto piuttosto tranquillo. Superato il paese cominciamo a vedere i gruppi che si accalcano all’ingresso del museo e del sito archeologico e più ci avviciniamo più la folla diventa grande.
È la prima volta in questo itinerario in cui incontriamo il turismo di massa. Dobbiamo restare uniti e non perderci di vista. Americani, giapponesi, europei e tanti greci, c’è di tutto intorno al tempio di Apollo. Due nostri accompagnatori ci fanno da guida, soffermandoci sulle parti più importanti del patrimonio archeologico del sito: il tempio di Atena Pronaia e quella di Apollo.
Manuel in francese illustra le principali informazioni riguardanti il primo: Il tempio di Atena “Pronaia” è il primo che incontriamo risalendo le pendici del Parnaso. Gli scavi hanno dimostrato che in questo luogo si trovava un luogo di culto ancora più antico, forse dedicato a Gaia. Il tempio ha subito tre ricostruzioni. La maggior parte delle statuette micenee esposte nel museo accanto al sito archeologico, inclusa la notevole figura seduta su un treppiede, sono state scoperte qui e si ritiene siano offerte votive.
Dopo la visita del sito, caldo e un po’ in ritardo a causa dell’affluenza di visitatori, ritorniamo al bus, fermandoci in paese per una breve pausa pranzo. Tutti e 25 siamo seduti in una piccola sala di servizio pita ripiena e gyros, tipico cibo di strada greco. Nonostante il nostro ingresso in massa, ci accolgono con un sorriso. È un momento bellissimo, tipico daviaggio su strada.
Ripartiremo più tardi verso Corinto, reso famoso dal suo storico canale artificiale. Il canale collega il Golfo SaronicoNel Mar Egeocon il golfo di Corinto, nel Mar Ionio, tagliando l’istmo che li separa in due. Il canale fu completato tra 1881 e 1893ha una lunghezza di circa 6 km e la sua utilità è soprattutto quella di risparmiare circa 200 km di percorso Mar Ionio e il Mar Egeo. Caratterizzato da un percorso rettilineo quasi completamente racchiuso da alte pareti di roccia, il limite principale del canale è la larghezza ridotta che non consente il transito delle navi più grandi. È invece molto utilizzato dalla nautica da diporto con un transito annuo stimato di 11000 barche.
La città di Corinto presenta un interessante sito archeologico, ma abbiamo poco tempo e quindi ci dirigiamo verso il centro moderno, per trascorrere l’ultima parte della nostra gita pomeridiana davanti al mare. Qualcuno prende dei souvenir, qualcuno mangia un gelato, altri passeggiano lungo il mare.
Con un tramonto sul golfo si riparte poi Corinto verso l’aeroporto Atene. Le temperature sono quasi estive, la scarsa luce solare rende il mare di un azzurro intenso, e il pensiero del ritorno si fa più amaro. All’aeroporto scattiamo una foto insieme Giulianoil nostro autista albanese, che ci ha accompagnato nella lunga traversata dei Balcani iniziata quasi una settimana fa da Tirana.
La sera, prima dell’imbarco sul volo delle 23, i nostri insegnanti, Giorgia Valsecchi e Alfio Sironi – che ringraziamo ancora per aver permesso e costruito insieme a noi questo percorso – ci chiamano nella sala d’attesa dell’aeroporto per valutare il gruppo che ha condotto la giornata e per discutere con noi le considerazioni conclusive su queste giornate. Ormai quasi una routine, questo lo sappiamo già, da domani ci mancherà anche questo momento di valutazione e di confronto.
Sperando che vi sia piaciuto viaggiare con noi, prima di salutarci, un sentito ringraziamento anche alla redazione di MBNews che ci ha dato l’opportunità di pubblicare le nostre storie qui.
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