SU Repubblicain un articolo di Mattia Chiusanoabbiamo trovato diversi spunti molto interessanti sul pensiero legato a Reider Marcelle Jacobs. E oltre a ciò, sono successe anche alcune “cose” durante la sua preparazione a Jacksonville. E Reider riporta la seguente frase:
“Abbiamo dovuto fare i conti con due o tre infortuni, ma abbiamo superato questo problema“.
L’affermazione appare preoccupante, ma poi è lo stesso Reider a spiegare il percorso intrapreso per sistemare tutto.
“Volevamo comprendere appieno il motivo per cui alcune lesioni di Jacobs persistevano. Il mio piano era semplicemente quello di costruire un tono muscolare diverso, in modo che il volume dei carichi aumentasse. Abbiamo apportato un grande cambiamento all’allenamento con i pesi. Abbiamo trascorso molto tempo con lo Sprint 1080 (la macchina da sprint con resistenza variabile). Lo abbiamo fatto per costruire un corpo più flessibile e poi renderlo lentamente più veloce, più forte e più potente per diversi giorni consecutivi“.
E conclude così il suo pensiero:
“L’obiettivo principale era assicurarsi che Jacobs fosse in buona salute per partecipare alle staffette mondiali del 4-5 maggio. Adesso corre veloce. Il monitoraggio sta andando bene. Dopo Nassau saremo in Europa e ripartiremo“.
E tra poche ore, a Jacksonville, sapremo già quanto significhi correre veloce per Reider, visto che Marcell farà il suo debutto alla East Coast Relays.
