Rugby – Il castello di sabbia della Innocenti comincia a cedere – .

Rugby – Il castello di sabbia della Innocenti comincia a cedere – .
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Tutto come previsto: il Consiglio Federale ha bloccato le retrocessioni della serie A Elite e della seconda serie Nazionale. Per i dettagli vi invitiamo a fare riferimento al comunicato stampa diffuso nella tarda serata di ieri che potete trovare qui. Vogliamo soffermarci su un passaggio esilarante del documento diffuso ed è il seguente:

“La decisione è stata presa dall’organo di governo del rugby italiano al termine di un approfondito processo di consultazione e confronto con i club e i principali stakeholder, con l’obiettivo di garantire al movimento le migliori opportunità competitive e la massima coerenza con le progetto tecnico federale”.

Leggendo questa frase siamo arrivati ​​alla conclusione che la Innocenti non ha più collegamenti con il mondo reale. Secondo quanto si legge, il passaggio dell’Elite a 10 squadre è frutto di una condivisione con i club ma, come vi abbiamo scritto qui, i club ne avevano chiesti 12 con altre proposte, al momento ignorate. Ma attendiamo (senza troppo ottimismo) una circolare informativa e un comunicato sulla struttura dei campionati per la prossima stagione sportiva. Intanto ancora una volta Marzio Innocenti spaccia la sua decisione per frutto di condivisione. Pur restando una scelta autonoma e in spregio alla vera volontà del club.

Da tempo denunciamo questo modo di fare: decisioni prese dall’alto senza ascoltare i club. Ma chi semina vento raccoglie tempesta e le aziende cominciano ad abbandonarli. Di segnali ne abbiamo avuti tanti in queste settimane, ma ora gli episodi sono diventati concreti.

La prima è la Lombardia. Come già spiegato, il presidente della Fir ha accompagnato il ministro Abodi nel cantiere del nuovo impianto di Cernusco. Lo stesso presidente avrebbe voluto sfruttare il momento per un nuovo comizio delle aziende. E così nei giorni precedenti è stato rivolto un invito a tutte le aziende dell’hinterland milanese. Risultato: erano presenti solo tre persone più Cernusco. Vancini, presidente del Comitato e futuro candidato consigliere a quota Innocenti, mette già in discussione la sua candidatura.

Il nervosismo comincia a essere palpabile se è vero, come è vero, che ieri il presidente ha addirittura insultato il presidente del Viadana Arletti e con lui tutti i presidenti che hanno messo soldi nel campionato Elite, il loro.

Lo sa tutti chi era felice ieri prima dell’inizio della partita contro Colorno, chi ha sentito Innocenti alzare i toni (come gli capita spesso ultimamente – evidentemente le passerelle con titoli onorifici e cotillon consegnati personalmente e le foto ricordo non lo rilassano) e definire presidenti come ottimi imprenditori e dirigenti d’azienda, per poi definirli deficienti quando parlano di rugby. Arletti evidentemente non l’ha presa bene (essere chiamato deficiente in termini rugbisti non fa piacere a nessuno, tanto meno a chi mette i propri soldi in una società di rugby e nel movimento), lo ha lasciato sul posto e non ha voglio addirittura guardare la partita con lui. Ulisse Gamboa ha dovuto fare gli onori di casa.

Ma non finisce qui, perché capiamo che la Innocenti e, quindi, Luisi, sono in una grande crisi nel Lazio dove molti club avrebbero voltato le spalle all’attuale governance. La campagna elettorale non è ancora entrata nel vivo e Innocenti ha la possibilità di autoescludersi. Comincia ad emergere l’efficacia della strategia di chi sta costruendo l’alternativa del “tenere nascosto il candidato”?

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