i bianconeri adesso rischiano, i rossoneri si salvano – .

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Juventus-Milan, partita valida per la 34esima giornata di Serie A, si è conclusa con il punteggio di 0-0 all’Allianz Stadium. Decisive le parate di Sportiello e di Thiaw. Vediamo insieme analisi della partita in cinque punti distinti.

1) Juventus pericolosa, ma a secco: Champions League a rischio?

La Juve ci ha provato fino alla fine. Ha tirato sette volte in porta, ha sfidato più volte Sportiello, si è fatto negare da Thiaw un gol praticamente vinto e ha attaccato per tutta la ripresa. Ma alla fine, contro un Milan in totale emergenza, è arrivato un altro piccolo punto. Uno 0-0 che adesso spaventa i bianconeri. Roma e Bologna in trasferta, Salernitana e Monza in casa. Guardando la classifica e le partite delle altre squadre, per garantirsi la partecipazione alla prossima Champions League servono almeno sei punti. Tutt’altro che scontato, soprattutto per una squadra che fatica così tanto a finire e segnare gol.

2) Il Milan soddisfatto solo del risultato

Pioli a fine gara ha tirato un gran sospiro di sollievo. Era fondamentale uscire imbattuti da Torino per il Milan e lo 0-0 finale ha premiato di fatto il Diavolo, che è arrivato a quota 70 in classifica e ha mantenuto il secondo posto a +5 sui bianconeri. Un ringraziamento va soprattutto a Sportiello e Thiaw, perché i rossoneri – in grande emergenza difensiva – hanno rischiato più volte di capitolare. E in 90 minuti più minuti di recupero non sono mai riusciti a sfidare Szczesny. Buono il punto, buono l’atteggiamento difensivo, ma la prestazione non è stata affatto positiva.

3) Che rivincita per Thiaw, che vuole essere protagonista in futuro

Il migliore in campo è stato Malick Thiaw, che in una serata si è preso la rivincita su chi cominciava a sospettare le sue qualità. Dopo aver chiuso in bellezza la scorsa stagione, dopo un lungo infortunio e un rientro balbettante, il giovane difensore tedesco aveva proprio bisogno di una prestazione come questa per ritrovare se stesso e dimostrare di poter meritare la fiducia del club rossonero in futuro. I mezzi fisici sono notevoli, l’attenzione nel marcare anche. Adesso deve trovare continuità e stare bene. La prossima stagione potrà dimostrare di essere un valore aggiunto.

4) Yildiz ha bisogno di tempo, che ancora non è molto concreto

Non ha brillato la stella di Kenan Yildiz, preferito da Allegri a Chiesa nell’11 titolare e lasciato in campo anche dopo l’ingresso dell’esterno della Nazionale. Yildiz è sempre vivace, ha forza nelle gambe e nelle idee. Ma – soprattutto negli ultimi mesi – fa evidentemente fatica ad imporsi con continuità. Poco concreto, poco deciso e cinico quando arriva il momento di ricominciare e di finire. Ovviamente i mezzi tecnici sono esagerati e così anche la sua personalità. Va aspettato e la Juventus (che sembra intenzionata a regalargli in futuro la maglia numero 10) dovrà aspettarlo, sapendo che alle 18 o alle 19 o alle 20 serate del genere si possono vivere.

5) Chukwueze e Okafor meritano più spazio in questo finale

8 minuti per il nigeriano, 19 per lo svizzero. Non molto neanche questa volta, anche se Giroud e Pulisic sono stati tutt’altro che brillanti. Eppure Pioli ha concesso poco spazio alle due “riserve di lusso” rossonere, proseguendo con le sue solite preferenze. In prospettiva futura, visto che il secondo posto è ormai praticamente sicuro, Chukwueze e Okafor meriterebbero di trovare più spazio nelle giornate finali. Almeno per dimostrare che appartiene al Milan e che può crescere in rossonero la prossima stagione.

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