Per ogni gol subito da Napoli nell’ultimo periodo possiamo associare le parole di Francesco Calzona nella famosa conferenza stampa prima di Napoli-Roma. “Manca la voglia di non prendere gol” e infatti la squadra sembra ormai priva di anima e si accontenta mentalmente di prestazioni dignitose come le ultime, probabilmente solo per liberarsi da polemiche e proteste, ma senza applicazione e quella cattiveria nel difendere il risultato per portare a casa i tre punti – anche solo per dieci minuti – non vinci contro nessuno e ti ritrovi a contare le rimonte subite (Cagliari, Torino, Frosinone, Roma e Udinese restano ultime). L’ultimo gol subito dall’Udinese, senza idee e che non ci credeva neanche tanto, fotografa perfettamente gli ultimi mesi del Napoli e la mentalità ormai balneare delle ultime partite. Al di là degli errori ‘finali’ di Ostigard e Olivera, è la superficialità generale a mettere in difficoltà la fase difensiva.
Lobotka è furioso – Lo slovacco, come si vede, esce in pressione su Walace, ma sullo scarico Anguissa resta fermo e non sale lasciando passare in tutta tranquillità il cross (Traoré non farà niente di diverso). lObotka saluta (foto sotto), invitando il partner a salire velocemente con il movimento del braccio in avanti, ma Anguissa resta nella terra di nessuno, non arretra per aiutare i difensori centrali (il Napoli è in svantaggio 3 contro 2 fin dall’inizio) e non esercita pressioni: la palla esce scoperta che mette in difficoltà la linea difensiva, Olivera che fino a alla fine non sa se stringere o allargare e le conseguenze le conosciamo. In questo senso, schiacciandosi tra i difensori centrali, Cajuste è invece sembrato avere un atteggiamento ben diverso (fino all’inspiegabile sostituzione). Nell’ultimo fotogramma è paradossale vedere che al momento del gol Lobotka, partito dalla rimessa laterale dall’altra parte, fosse più vicino all’azione di Traoré (ci arriva a piccoli passi) e Anguissa (restò del tutto immobile, dietro anche l’arbitro che seguiva l’azione). Con questo atteggiamento in Serie A non puoi battere nemmeno la squadra più in difficoltà del campionato.
