L’arbitro cambia idea e scatena le solite polemiche online – .

L’arbitro cambia idea e scatena le solite polemiche online – .
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Non c’è niente da fare, lo sport preferito dal calcio italiano è la controversia fine a se stessa. Al fischio finale di Inter-Torino, partita che per la prima volta nella storia della Serie A ha visto un terzetto arbitrale composto solo da donnela rete è stata immediatamente divisa tra sostenitori e detrattori di Maria Sole Ferrieri Caputi. È colpa sua? Si è ricreduto sul fallo da ultimo uomo di Tameze su Mkhitaryan, momento chiave dello scontro tra i campioni d’Italia e i Granata di Juric. Uno spettacolo sicuramente non edificante il che lascia l’amaro in bocca, considerata l’occasione storica.

Un errore come tanti

La pietra miliare dello scandalo arriva al 48′, dopo un gol di 1-3 primo tempo soporifero tra due squadre che non hanno molto altro da chiedere a questo campionato. L’Inter, impegnata in uno dei suoi soliti avanzamenti, aveva inserito Mkhitaryan posizione eccellente al limite dell’area. Il centrocampista georgiano si stava accentrando per impegnare Milinkovic-Savic ma aveva alle spalle il difensore Tameze. Il calciatore africano, chiaramente in ritardo, non è andato troppo lontano, abbattendo il centrocampista nerazzurro poco prima di entrare in area di rigore. Netta punizione e il fischiatore livornese, vicino all’azione, la estrae subito il cartellino giallo.

Tra le vibranti proteste dei giocatori nerazzurri, è subito entrato in azione Ferrieri Caputi richiamato dal Var, che valutava meglio la situazione. La questione fondamentale, in questo caso, è se Mkhitaryan sia riuscito a segnare da quella posizione e se fosse quindi quello che definisce il regolamento “chiara occasione da gol”. La domanda non è di poco conto, visto che l’arbitro è costretto ad andare al monitor per verificare meglio cosa sia successo. È a questo punto che cambia idea, cancella il giallo ed estrae il rosso diretto previsto in questi casi dal regolamento. Il peccato originale della fischiatrice labronica è tutto qui: come tanti altri colleghi prima di lei, ha semplicemente cambiato idea. E questo, chiaramente, nell’Italia del 2024, è a errore matita blu.

Mentana: “Sono solo frustrati”

Perché il Bel Paese non è cambiato molto dai tempi dei Guelfi e dei Ghibelliniper ogni utente che spara zero in direzione del trio rosa, ci sono altrettanti guerrieri da tastiera che non entrano nei dettagli e difendono le giacche nere solo perché sono donne. Una difesa ufficiale che rischia di fare più danni della grandine. Ci sono errori, anche in una partita quasi festosa che non ha offerto grandi difficoltà agli arbitri, ma è giusto dirlo “non hanno fatto nulla di male” forse è eccessivo. A livello regolamentare il rosso è sacrosanto mentre è più discutibile interpretare se si sia trattato davvero di una chiara occasione da gol, definizione lasciata colpevole nel vago dalla norma.

Chi si occupa professionalmente di queste cose ha valutato il reato al rallentatore ma, anche qui, le opinioni sono divergenti. L’esperto di Dazn Luca Marelli non è d’accordo con la decisione: secondo lui, infatti, Mkhitaryan si stava muovendo verso la bandiera, non verso la porta. Questo sarebbe uno dei requisiti indicati dal regolamento ma non dal verdetto non è del tutto unanime: se alcuni pensano che il rosso sia eccessivo, altri sembrano più in linea con i criteri interpretativi dell’arbitro. Juric preferisce non partecipare alle polemiche: l’allenatore granata, infatti, non va oltre a definire l’espulsione “decisivo per il risultato”.

La cosa che, però, rischia di trascendere quello che, se al posto dell’arbitro livornese ci fosse stato un collega maschio, sarebbe solo una delle tante risse pazze del calcio italiano, è l’atteggiamento di chi preferisce prendersela con i critici, accusandoli di sessismo. Le critiche agli arbitri sono sacrosante, soprattutto per un episodio che ha deciso una partita che ha rovinato definitivamente le chance del Torino in Europa. Aspettarsi che, solo perché si tratta di un arbitro donna, dobbiamo morderci la lingua non solo è ridicolo, ma lo è profondamente irrispettoso nei confronti del tribunale arbitrale. Sono arrivati ​​dove sono perché erano bravi e capaci.

Meritano di essere curati esattamente come gli altrinel bene e nel male.

 
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