La Gallina Valplatani diventa una razza. Il 23 aprile è stato decretato il riconoscimento ufficiale da parte del Ministero delle Politiche Agricole e l’inserimento nel libro genealogico delle razze avicole autoctone. Soddisfazione dell’Associazione Allevatori TRS (Tutela Razze Siciliane) che ha tutelato i soggetti puri e ha effettuato il recupero. Un lungo percorso intrapreso nel 2003, quando questi polli furono citati per la prima volta in un forum dall’allevatore Salvo Amico. Inizia un processo di selezione, custodia e diffusione seguendo le linee nazionali per la tutela delle razze autoctone. Grazie all’Università di Catania è stato possibile caratterizzare gli animali e identificarli geneticamente. Il cammino è stato lungo e pieno di ostacoli, non sono mancati spiacevoli episodi di allevatori senza scrupoli che diffondevano incroci e notizie false. “Oggi è una giornata di festa” commenta il presidente e allevatore Giovanni Cirasa. Una nuova razza autoctona siciliana è un valore aggiunto nel patrimonio culturale siciliano. La biodiversità siciliana è riconosciuta anche a livello nazionale, l’ufficialità della razza porta valore aggiunto all’intera Isola. La Gallina Valplatani è una gallina rustica con attitudine alla produzione di uova. Il colore chiaro le permette di vivere all’aperto anche sotto le calde giornate estive siciliane. Insomma è una razza che si adatta bene al territorio. Valplatani è un territorio che parte dalla foce del fiume Platani (l’antico Alicos) e arriva fino alla sorgente dei monti Sicani, comprendendo una zona arida e quasi desertica. L’associazione ha selezionato animali da lavoro, animali che possono aiutare l’uomo a superare anche i periodi più terribili di siccità. Oltre a procurarsi il cibo da soli, vengono allevati in terre libere, selezionando sempre soggetti più forti. Soddisfazione di tutti i soci che ora attendono il riconoscimento della Cornuta di Caltanissetta, un lavoro che dà merito a tutti gli allevatori.
