dopo Jerez Bagnaia non ha più nulla da dimostrare – .

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28 aprile 2024. Una data che rimarrà nella storia del motociclismo. Non tanto per il La vittoria di Bagnaiao conferma della restituzione di Marquez. Per quanto riguarda il duello inscenato da questi due campioni. Rossi – Lorenzo, Dovizioso – Marquez oppure – perché no? – Rossi – Stoner. Non è un sacrilegio paragonare quanto accaduto al ventunesimo giro della GP Jerez 2024. Marquez supera Bagnaia, il campione del mondo in carica crossa dentro; Marc si butta, Pecco non chiude il gas e… boom! Collisione. Per fortuna (o meglio, per abilità) erano entrambi in piedi. Con Bagnaia davanti e Marquez ancora a inseguire. I due tentano il bis al giro successivo, ma questa volta il n. 1 attende il tentativo del n. 93, e lo respinge senza troppi rischi. Poi giro più veloce siglato da Nuvola Rossa. E vittoria.

Fonte immagine: Motorsport.com

Marquez non si aspettava la resistenza di Bagnaia. Nessuno si aspettava uno spettacolo del genere. Eppure il pilota ufficiale Ducati aveva già lasciato intendere fin da subito il suo stato di forma. Già al primo giro, uscendo al 4° posto dopo la prima curva, Bagnaia ha frenato, all’esterno, due piloti contemporaneamente. Bezzecchi (terzo al traguardo) e Martin. Un sorpasso da rivedere e rivedere. “Il momento più bello della gara”, lo definì Pecco a fine gara. Per lui ancora più spettacolare del controsorpasso su Marquez. Per noi è difficile scegliere.

Fonte immagine: Il Foglio

Oltre alle emozioni offerte, la gara di Jerez lascia un pensiero: Bagnaia è un campione completo, come pochi nella storia recente della MotoGP. Non solo istinto, non solo velocità, non solo razionalità. Tutti insieme.
Con una sola gara (che definire tale è riduttivo, visto che è un capolavoro) Pecco ha messo a tacere chi ancora si ostina a considerarlo un calcolatore, come se fosse un difetto. Pecco è razionale, ma è molto di più. Su una moto competitiva, ovviamente, che non è solo lui alla guida. Ma solo lui guida così.
Ciò che mancava era la battaglia contro un mostro sacro come Marquez per imporsi tra i più grandi. Ora è arrivato anche quello.

 
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