Game, match, match: con 15 milioni di dollari ottenuti al botteghino nel primo weekend di programmazione Challengers, il nuovo film di Luca Guadagnino su un triangolo amoroso romantico, sexy e “rivoluzionario” ambientato nel mondo del tennis, ha debuttato al primo posto nelle classifiche dei botteghini statunitensi, battendo sia Unsung Hero che Civil War.
In Challengers – cioè sfidanti, in uscita questo fine settimana anche in Italia – da un lato c’è la bellissima Tashi Duncan (l’attrice, cantante e ballerina Zendaya), ex prodigio del tennis divenuto, suo malgrado, allenatore dopo un incidente in campo, una donna irresistibile e fin troppo consapevole del suo fascino. E dall’altro due tennisti che sono più che amici: il regolare, affidabile e prestante Art Donaldson (Mike Faist) e l’inaffidabile, talentuoso e pazzo Patrick (JoshÒConnor). Entrambi si innamorano subito di Tashi e lei rivela il suo carattere trasgressivo e aperto coinvolgendoli in una relazione dove tutto diventa fluido. Con la fotografia sensuale di Sayonbhu Mukdeeprom che indugia sul sudore e sulla nudità maschile e la sincopata e assordante colonna sonora sperimentale dei premi Oscar Trent Reznor e Atticus Ross, Challengers si muove avanti e indietro nel tempo, seguendo le avventure di questo trio tra partite di tennis e d’amore. Fino al crescendo finale: il duello definitivo tra Art e Patrick.
Guadagnino (Chiamami col tuo nome, Io sono l’amore, Bones and All) ha diretto il film – che avrebbe dovuto aprire l’ultima Mostra di Venezia, ma è stato ritirato a causa dello sciopero degli attori – su sceneggiatura di Justin Kuritzkes mentre i produttori sono stesso, Amy Pascal, Zendaya e Rachel O’Connor, con Bernard Bellew come produttore esecutivo. Vedere qualcosa di The Dreamers in Challengers è fin troppo facile: d’altronde il cineasta 52enne ormai di casa a Hollywood non ha mai nascosto la sua ammirazione per Bernardo Berolucci a cui dedica ora un documentario dal titolo Joie de vivre.
E non finisce qui: Guadagnino ha appena terminato di girare nuovamente Queer, da una sceneggiatura di Justin Kuritzkes e tratto dall’omonimo romanzo del 1985 di William S. Burroughs, con protagonista un inedito Daniel Craig.
