Intervento sul regolamento
I 10 team di Formula 1 e la FIA hanno concordato, nell’ultima Commissione F1, di farlo intervenire infine riguardo alla zona grigia che si era creata in alcune situazioni iniziali. Recentemente, infatti, si erano verificate situazioni in cui, nonostante dalle immagini televisive fosse evidente che una monoposto si era spostata prima dello spegnimento dei cinque semafori rossi, i commissari non avevano potuto intervenire con una sanzione perché il sensore preposto al rilevamento delle ‘false partenze’ non aveva rilevato alcuna anomalia.
Il caso Norris
L’episodio più eclatante è stato quello che ha coinvolto Lando Norris al via del GP dell’Arabia Saudita di questa stagione. Il portacolori della McLaren si era chiaramente mosso in anticipo in campo, come notato in diretta anche dal connazionale George Russell che partiva al suo fianco, ma non aveva ricevuto alcuna sanzione perché il sensore non era ‘scattato’. Ora il i regolamenti sportivi sono stati modificati proprio per evitare episodi simili.
Adesso solo la ‘prova TV’
Innanzitutto il paragrafo dedicato alla deroga nel regolamento ha cambiato nome, passando da “Posizione di partenza sbagliata” A “Falsa partenza“. Inoltre è stata aggiunta la fattispecie per cui la sanzione viene irrogata se l’auto»si è mosso dopo che si è accesa la luce dei quattro secondi e prima che venga dato il segnale di partenza spegnendo tutte le luci rosse“. Questo indipendentemente dal feedback fornito dai transponder. Pertanto, se adesso si dovesse ripresentare un altro ‘caso Norris’, con un evidente movimento dell’auto con i semafori rossi accesi, scatterebbe la sanzione.
Situazioni simili si erano verificate anche in passato Valtteri Bottas e Sebastian Vettel, all’epoca della loro rispettiva militanza in Mercedes e Ferrari. Entrambi avevano spostato – seppur di poco – la propria vettura prima della ‘partenza’, senza però attivare il sensore che avrebbe dovuto certificare l’infrazione.
