Il brand pesarese continua a stupire tutti i suoi numerosi estimatori grazie al connubio vincente tra stile e prezzo
Il marchio Benelli Ha una storia lunga più di cento anni per mettersi in mostra davanti agli scettici che si opposero quando l’azienda, sull’orlo della crisi finanziaria, fu rilevata dalla cinese Qianjiang nel 2005. In quasi vent’anni di gestione, QJ è riuscita a riportare il marchio Benelli ai suoi fasti che merita, rilanciandola sia dal punto di vista commerciale che finanziario. La nuova proprietà mantiene la sede centrale a Pesaro, dove vengono create e sviluppate le motociclette Benelli del futuro.
Lo stabilimento produttivo è invece in Cina, appunto situato a Wenling. Le icone del successo del marchio del Leone sono state sicuramente la nuda Leoncino e la maxi enduro TRK, capaci di rimettere in carreggiata il marchio grazie a numeri di vendita davvero apprezzabili. Il segreto non così nascosto del successo del risorto marchio Benelli è la combinazione vincente tra un prezzo sempre molto aggressivo e un buon connubio tra qualità e stile, binomio molto apprezzato in Italia ma anche in Europa.
Il 502 C è un successo garantito
Dicevamo giusto come il successo di Benelli sia da ricercarsi nella capacità di coniugare uno stile molto apprezzato e al passo con i tempi ed una qualità generale di tutto rispetto ad un prezzo d’acquisto molto competitivo. l‘l’ultima innovazione che il marchio Benelli produce per il Vecchio Continente si chiama 502 C e si inserisce nel segmento delle cruiser medio-piccole. IL il prezzo di partenza è davvero interessante, intorno ai 5.900 euro. Roba da scooter come Sua Maestà SH 350i, per intenderci.
Ma Benelli non cede il passo agli scooter e crede ancora fortemente nel fascino senza tempo delle motociclette tradizionali. Là La nuova 502 C ricalca nella forma e nello stile la Ducati XDiavel, con uno stile molto personale ed innovativo. Tipici di questo tipo di moto sono il frontale massiccio e la coda corta e rialzata. Si apprezza la forma “muscolosa” del serbatoio e non si può fare a meno di notare gli originali scarichi rivolti verso l’alto. Sia la luce anteriore che quella posteriore adottano la tecnologia LED, mentre al centro della plancia compare il display TFT a colori che permette al pilota di monitorare facilmente la strumentazione in ogni condizione.
Il motore che muove la 502 C è il solito Bicilindrico parallelo da 44 CV di potenza, già vista sui bestseller del marchio italiano dotati di raffreddamento a liquido e distribuzione con doppio albero a camme in testa e quattro valvole per cilindro. Il cambio è un manuale a sei marce con lubrificazione a carter umido. Le prestazioni sono più che discrete, anche se il bicilindrico dà il meglio di sé già dopo i 6.000 giri. L’unica pecca è che, secondo alcune recensioni, la moto sarebbe meno comoda se utilizzata anche con il passeggero dietro.
