Inter, dopo Taremi e Zielinski, ecco gli altri tre che vuole Inzaghi – .

Inter, dopo Taremi e Zielinski, ecco gli altri tre che vuole Inzaghi – .
Inter, dopo Taremi e Zielinski, ecco gli altri tre che vuole Inzaghi – .

Simone Inzaghi si gode il momento e gonfia il petto. Ha vinto il suo primo scudetto, ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento personale – dopo il “Premio Bearzot” di metà aprile, ieri il “Premio Bulgarelli Numero 8” come miglior allenatore italiano conferitogli da Arrigo Sacchi (premiato dalla Fondazione Bulgarelli e dall’Aic) – e continua a pressare la società a parole. Presto avrà il rinnovo di contratto fino al 2027, ma Inzaghi “pretende” di più. Evidentemente il campionato ha dato a Inzaghi maggiore serenità e soprattutto più forza nel chiedere certe garanzie alla società. Per tre estati il ​​tecnico ha accettato quello che la dirigenza gli proponeva, soprattutto trasferimenti a volte dolorosi, adesso è come se Inzaghi volesse vivere mesi diversi, più tranquilli, per avere più voce in capitolo. E, in virtù dello status raggiunto, chiede. L’allenatore nerazzurro, a seguire i tiri di Taremi e Zielinskivorrebbe altre tre pedine: un portiere (Bento), un difensore centrale (Buongiorno il sogno) e un jolly offensivo (Gudmundsson) – per disegnare un’Inter profonda e competitiva, capace di ripetersi in campionato, ma soprattutto di dire la sua in Champions League e nel Mondiale per club. Se non fosse possibile, anche perché per finanziare acquisti del genere servirebbero cessioni importanti oltre a quelle riservate ai giovani o esuberi, poi mantenere la struttura della rosa dei campioni d’Italia.

Il piano nerazzurro

Tieni praticamente tutto, fatta eccezione per quei tre-quattro comprimari il cui addio non peserebbe sugli equilibri in campo. Così, dopo aver spiegato sabato sera dopo la sconfitta contro il Sassuolo che «dovremo aumentare il numero degli attaccanti», ieri Inzaghi è andato oltre, approfondendo i suoi concetti sul futuro e sul mercato della sua Inter: «Siamo contenti con quello che abbiamo fatto ed è giusto godercelo insieme ai nostri fantastici tifosi, ma oggi bisogna guardare sempre avanti – ha insistito il tecnico -. Sappiamo cosa abbiamo fatto in questi tre anni, vogliamo continuare a vincere. La società si sta già muovendo affinché le cose possano migliorare ulteriormente e continuare a dare gioia a questi fantastici tifosi. Ho la fortuna di avere una dirigenza sempre presente e attiva, penso a Marotta, Ausilio, Baccin e al nostro presidente che purtroppo non è con noi. L’anno prossimo ci saranno più partite, dovremo essere bravi a farci trovare pronti. Fin dal mio arrivo abbiamo degli obiettivi e un budget certo, i dirigenti sono molto bravi e stanno cercando di andare oltre per creare una squadra competitiva perché abbiamo una tifoseria che merita di restare sempre al top”.

 
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