La McLaren ha dimostrato che la Red Bull è sotto attacco? – .

La McLaren ha dimostrato che la Red Bull è sotto attacco? – .
La McLaren ha dimostrato che la Red Bull è sotto attacco? – .

Lando Norris ha vinto la sua prima gara con autorità, respingendo Verstappen e Leclerc negli ultimi 25 giri. Per la prima volta nel 2024 la Red Bull di Verstappen è stata battuta in pista: Il ritmo di gara della McLaren si è rivelato il migliore in assoluto a Miami, il fortunato scatto con la Safety Car ha riequilibrato la brutta qualifica e ha regalato a Lando Norris la prima vittoria in carriera, senza dover effettuare sorpassi in pista. Nonostante la caduta nella prima giornata di qualifiche, l’inglese lo ha dimostrato gli aggiornamenti introdotti dagli ingegneri Andrea Stella e Rob Marshall – almeno in America – hanno immediatamente migliorato la gamma di impostazioni della vettura e le velocità in rettilineocon vantaggi enormi, quantificabili in 4 decimi al giro per la vettura di Norris e solo 1,5 decimi per Piastri.

Il problema cronico alle basse velocità è stato ulteriormente mitigatotuttavia perde ancora qualcosa nei tratti lenti che richiedono molto angolo di sterzata, anche se non tanto quanto nelle gare precedenti. In qualifica le perdite sono state di circa un decimo rispetto alla Red Bull. Nel corso della gara il deficit si è ampliato “solo” a due decimi; la vettura di Woking è migliorata anche dal punto di vista aerodinamico maggiore efficienza complessiva il che ha permesso a Norris e Piastri di essere più pericolosi della Ferrari in rettilineo. L’imponente pacchetto, che sembra aver eliminato alcuni vecchi difetti come la resistenza aerodinamica, sarà presente interamente anche sulla vettura di Piastri a Imola e potrà essere ulteriormente ottimizzato e compreso in queste due settimane di pausa. In Emilia Romagna la McLaren potrebbe sorprendere ancora viste le caratteristiche non sfavorevoli della pista.

La Ferrari ha effettuato un buon test con una SF-24 ancora in ‘versione Bahrein’, è riuscito a limitare e ridurre il distacco da Verstappen ad un solo decimo, confermando le prestazioni mostrate in qualifica. È stato un buon fine settimana dal punto di vista esclusivamente prestazionale e il podio di Leclerc non è stato rubato. Sainz era davanti a Norris ma il tempismo di SC lo ha condannato. I giudici lo hanno nuovamente penalizzato per una scivolata su Piastri. La vettura di Maranello è stata sostanzialmente al livello di Verstappen, ma è stata superata nel ‘passo gara’ dalla rinnovata McLaren su una pista che alla vigilia era più favorevole alla Rossa. L’approccio degli ingegneri è stato quello di concentrarsi sulle curve in appoggio, il degrado delle gomme è stato pari a zero, sia Leclerc che Sainz sono stati i più veloci nel tratto a media e alta velocità del primo settore, per poi perdere di più in quello più lento soprattutto con molto carburante a bordo. Le SF-24 e le MCL38 soffrono ancora di rapidi cambi di direzione nella prima metà di gara, cioè dello spostamento laterale del carico quando le vetture sono al massimo peso. La Red Bull fa la differenza proprio lì: le prime due curve e la chicane del secondo settore hanno premiato Max Verstappen fino all’ultima parte di gara, quando le vetture sono diventate più leggere. Nonostante il caldo il problema principale per la Rossa è stato quello di ‘accendere’ le gomme all’inizio dello stintsia su quelle medie che su quelle dure: nella prima fase il ritardo rispetto a Verstappen è stato intorno ai due decimi, per poi eguagliare progressivamente il ritmo del campione del mondo olandese.

La Red Bull forse non ha sfruttato al massimo il set-up del fine settimanainoltre Horner ha rivelato anche un danno nella zona del diffusore inferiore sotto la RB20, la cui entità non è chiara ma Verstappen ha minimizzato il problema, ovviamente non ha potuto aiutare l’olandese nella seconda parte di gara.
La grande forza della vettura di Milton Keynes non può essere cancellata da una gara al di sotto degli standard e resta quella di essere competitiva in ogni condizione, sia in qualifica che in gara. Sebbene riesca sempre a far funzionare correttamente le gomme, non distrugge la concorrenza come nella sua serie più dominante. A Imola ci sarà un secondo aggiornamento per la RB20. La forza in qualifica potrebbe restare lo strumento cruciale per tenere a bada una McLaren aggressiva e con le idee molto chiare e una Ferrari che dopo sei gare è finalmente chiamata a testare in pista il suo primo pacchetto di aggiornamento denominato 2.0.

 
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