«Piena fiducia in Simone Giofrè e Frank Vitucci. Ma budget limitati fino al 2026″ – .

«Piena fiducia in Simone Giofrè e Frank Vitucci. Ma budget limitati fino al 2026″ – .
«Piena fiducia in Simone Giofrè e Frank Vitucci. Ma budget limitati fino al 2026″ – .

BERLINO (GERMANIA) – La hall di un albergo di Kurfürstendamm è una location piuttosto atipica per intervistare il presidente del Treviso Basket, Matteo Contento. Ma chi ama davvero la palla segmentata, e ha avuto la fortuna di recuperare biglietti che sembravano introvabili, non poteva rinunciare ad un viaggio a Berlinoper godersi l’evento cestistico per eccellenza a livello continentale, le Final Four di Eurolega: «Sono venuto con la mia famiglia a vedere questo spettacolo: sicuramente non per lo scoutingperché non è al nostro livello, ma apprezzare questo fantastico mondo da tifoso. L’aspetto organizzativo e sportivo di queste finali sono elementi che ovviamente mi hanno emozionato e ritrovare amici qui è stato molto piacevole.

Quindi godiamoci questo fine settimana di sole e basket a Berlino e poi torneremo.”

Lavorare per TVB?

«Lavoriamo sempre per TVB, indipendentemente dal fatto che io sia qui a Berlino: ogni giorno ci sono telefonate, email, discussioni, cose da organizzare. Sono salito su questo treno un po’ di fretta: dal canto mio c’è sempre stata un’attività nel retrobottega del Treviso Basket per dare una mano come potevo. Però quando passi in prima linea diventi una persona di immagine e forse per me è stato il passaggio più faticoso. Sono più uomo del fare che del dire, mi interessa la progettazione e non i proclami”.

Non è stato un anno facile.

«Sappiamo tutti che i risultati sportivi sono una delle tante componenti che garantiscono il successo di un club. Ciò che vogliamo è continuare sulla strada del consolidamento aziendale restando con i piedi per terra, perché le fughe in avanti sono sempre molto pericolose per tutti. Alla fine li paghi sempre. Non c’è alcuna intenzione di fare un passo indietro: lo abbiamo dimostrato quando, un anno fa, abbiamo voluto dar vita ad un nuovo progetto sportivo con Simone Giofrè e Frank Vitucci. Il primo anno ha portato la salvezza sperata: ora c’è tempo per riorganizzarsi, perché con le partenze di Gracis e Vazzoler nel giro di pochi mesi abbiamo perso due assi importanti della società”.

Cosa fai?

«Stiamo creando gruppi di lavoro che consentano una maggiore efficienza nei settori sportivo, finanziario, amministrativo, commerciale, marketing e comunicazione. Una società sportiva ha bisogno di strutturarsi e talvolta da potenziali crisi nascono nuove opportunità. Il risultato sportivo è sempre difficile da programmare e non può essere il bilancio di un successo o meno. Se pensiamo che solo chi vince è bravo, ogni anno avremo quindici falliti e uno che trionfa. Siamo nella fascia di quei club che sono solidi ma non sanno fare voli pindarici: con una buona organizzazione, solidità, un progetto non solo della prima squadra ma anche a livello del settore giovanile”.

Quest’anno però non si può rimediare, dopo tre stagioni in apnea.

«Il tifoso è ovviamente interessato al risultato. Ma è anche vero che anche quest’anno il pubblico ha dimostrato di essere estremamente legato ai colori, a prescindere da vittorie o sconfitte. Ogni anno sedici persone se ne vanno e due muoiono, parliamo di una su otto. Se guardiamo alle squadre retrocesse negli ultimi anni parliamo di club che hanno niente meno di noi: Brindisi, Trieste, Pesaro, Cantù, Fortitudo. Sono tutte società storiche e organizzate, con proprietà serie, ma paradossalmente hanno avuto la sfortuna di non trovare l’annata giusta. Il dramma è come funziona il sistema: se retrocedi in A2 passi da professionista a dilettante, se sei promosso in A è il contrario. In entrambi i casi, seppure per ragioni diverse, si tratta di un trauma. Siamo nella massima serie per il sesto anno consecutivo e abbiamo tanta voglia di restarci per molto tempo, ma dobbiamo considerare che ogni anno sarà faticoso. La prossima stagione potremmo avere delle neopromosse di altissimo livello, sarà sempre più competitiva”.

Si riparte da Vitucci e Giofrè.

«Ho molta fiducia in loro. Il primo anno in una nuova realtà è sempre difficile. Simone è riuscito a spendere meno dell’anno prima, nonostante i cambiamenti in atto. Per la prossima stagione il budget a sua disposizione sarà più o meno lo stesso. Il nostro problema principale è la mancanza di entrate per le due stagioni pandemiche: dal punto di vista economico-finanziario siamo sani, ma abbiamo questo deficit che sistemeremo entro il 2026. Da quel momento in poi avremo un’altra prospettiva sul campionato. Fino ad allora dovremo puntare alla salvezza, sperando di poterci togliere qualche soddisfazione”.

Hai già iniziato a pianificare per il 2024-2025?

«Domani (oggi, ndr) avremo il consiglio d’amministrazione del Treviso Basket e incontrerò tutti i rappresentanti del club. Ci saranno tutti”.

 
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