“Continuerò fino alle Olimpiadi.” Rivivi la conferenza stampa italiana – Fondo Italia – .

“Continuerò fino alle Olimpiadi.” Rivivi la conferenza stampa italiana – Fondo Italia – .
“Continuerò fino alle Olimpiadi.” Rivivi la conferenza stampa italiana – Fondo Italia – .

Dorothea Wierer non si ritira. Lo ha annunciato la biathleta altoatesina nel corso del convegno che avrà inizio questo pomeriggio alle 15, convocato appositamente per svelare la decisione che ha preso riguardo al suo futuro. Una decisione accolta con favore da tutti gli appassionati, che speravano fortemente di poter rivedere Wierer in pista anche il prossimo anno. E così sarà: “Sarebbe stato un peccato chiudere così una parte importante della mia vita” ha dichiarato la stessa Wierer durante la conferenza online. Le parole dipingono un’immagine ben precisa di un campione ancora affamato di vittorie, titoli e soddisfazioni. Tanti gli spunti emersi dal convegno, seguito in diretta su Fondo Italia.

RIVIVI DAL VIVO.

Dorothea Wierer interviene al convegno, alla presenza di oltre 70 giornalisti provenienti da tutto il mondo.

“Ciao a tutti e grazie di essere qui. Ho voluto fare questa conferenza, perché ci sono tante voci soprattutto sui social e tante persone dicono cose che forse non sono vere. Voglio chiarire il mio futuro. Purtroppo la scorsa stagione è stata strana. È iniziato bene poi sono arrivato a novembre e ho preso l’influenza. Ho corso diverse volte mentre stavo male e questo non mi ha aiutato. Ho provato a fermarmi qualche giorno per prepararmi a Nove Mesto, ma c’era qualcosa che non andava e ho deciso di fermarmi perché non avevo più energie e dovevo prendere qualche goccia per dormire”.

“In questo periodo ho condotto una vita normale, ero una casalinga con qualche vicenda in mezzo. Volevo riflettere un po’, senza allenarmi, per riposarmi il più possibile e vedere le novità sul mio stato fisico e mentale”.

“Alla fine ho capito che sarebbe stato un peccato chiudere così una parte importante della mia vita. Ho parlato con il presidente Flavio Roda e con le Fiamme Gialle e d’accordo con il nostro staff abbiamo capito che c’è la volontà di proseguire fino alle Olimpiadi (Milano-Cortina 2026, ndr)“.

“Non è stata una decisione facile perché ci saranno tanti sacrifici da fare. Abbiamo già programmato l’estate e da oggi ho iniziato ad allenarmi con il mio consueto gruppo di lavoro, di cui mi fido moltissimo, per arrivare all’appuntamento in piena forma. Ringrazio le fiamme gialle.

“Continuerò il mio progetto personale con lo sviluppo del calciolo, che utilizzerò nelle prossime stagioni”.

Dorothea risponde poi alle domande dei giornalisti:

È stato necessario l’aiuto di un mental coach in questi mesi? Quale sarà l’obiettivo per la prossima stagione?

“No, ho fatto solo lo stop forzato. Mi sono calmato e il mio corpo ha potuto riposare al 100%. Per il prossimo anno, andando a Parigi, devo vedere come sarà la mia forma. Avremo un programma impegnativo soprattutto prima delle Olimpiadi. Cercherò di arrivare a fine novembre in buona forma”.

Quanto eri vicino al ritiro? Come conciliare lo sport con gli impegni televisivi?

“È stato molto difficile, ma è stata tutta una conseguenza. Questo problema con il sonno non mi ha permesso di riposare bene, ma ora sto bene e ho di nuovo molta energia. TV? Questa nuova avventura mi emoziona moltissimo. Avevo ancora voglia di fare questa esperienza, qualcosa di nuovo. Cercherò di dare il 100% senza dimenticare che sono un atleta di alto livello”.

FONDO ITALIA – La “truffa” che ti ha tenuto più in dubbio?

“L’elenco dei pro e dei contro era impegnativo. Lo svantaggio è stato non poter mettere su famiglia, ma il professionista delle Olimpiadi mi ha spinto a resistere per questa esperienza unica di gareggiare in casa”.

FONDO ITALIA – Quanto è stata importante la scorsa stagione per capire che eri ancora competitivo?

“So che quando sto bene posso ancora giocarmela. Quest’anno sono riuscito a dare solo il 50% e dopo 10 anni di vita molto impegnativa avevo bisogno di una pausa. Ho pagato un po’ anche quello, ma ora posso guardare avanti”.

Su cosa avrai bisogno di lavorare di più?

“Ho molte ore di allenamento, quindi non sarà un problema. Devo prestare più attenzione al mio recupero quando mi ammalo. Non ho più 20 anni e quindi ho bisogno di più recupero. Questo sarà importante, anche se sono una persona che non vuole mai arrendersi e sono molto testarda. Voglio dare sempre il massimo”.

Quali voci ti hanno dato più fastidio?

“Cerco di non leggerli sui social, ma quello che mi dà un po’ fastidio è la gente che dice “adesso fa solo tv”. Anche questo fa parte del gioco. Quando smetti di fare sport finisci per essere dimenticato e io volevo conoscere nuove persone, ambienti e fare nuove esperienze. Sono un atleta e devo concentrarmi al 100% su quello, ma sono sempre riuscito a conciliare tutto. Mi ha fatto ridere quando la gente diceva che ero incinta.

Sei soddisfatto dei risultati della squadra?

“È importante che la squadra raggiunga risultati e spero che ne arrivino molti altri. Mi sento anche un po’ responsabile di questa crescita, perché tutto è iniziato nel 2011 quando non eravamo così competitivi. Ho visto tutta la crescita e ora puoi vedere le differenze. Non ci manca nulla rispetto ad altre nazioni”.

Problemi di sonno?

“Ho sempre avuto problemi di sonno e quando succedono queste cose quasi ci penso troppo e mi innervosisco. E’ più una questione di restare calmi. Cerco di risolvere i miei problemi di sonno con lo staff FISI. Adesso sto già un po’ meglio”.

Quali sport ti interesseranno di più a Parigi?

“Non commenterò le gare, ma parlerò del dietro le quinte, del punto di vista dell’atleta. Sarà un contesto nuovo e non vedo l’ora di scoprire altri sport di cui sentiamo parlare solo ogni 4 anni. Il tennis sta avendo un boom e spero di poter assistere alle partite, così come il nuoto e l’atletica”.

Quanto vi aiuterà la crescita di Vittozzi?

“Il potenziale era noto e sono molto felice per lei. In Italia ne abbiamo bisogno e spero che tutti gli altri atleti possano fare il salto di qualità. È uno sport molto difficile, in cui conta molto la parte mentale. L’anno scorso purtroppo ho fatto solo 11 gare e ho vissuto tutto un po’ da lontano. Adesso cerco di concentrarmi solo su me stesso senza fare paragoni. Devo tornare lentamente e riadattarmi a questo mondo.

Cosa pensi dell’esclusione dei russi?

“Penso che la Russia sia una nazione importante per il biathlon. Per me lo sport non dovrebbe essere coinvolto nella politica, ma dovrebbe essere un mondo a parte. Al momento è così, ma non dipende da me. Li rivedremo al Mondiale, ma non so quando. Penso che abbiano una squadra molto competitiva”.

Come hai ritrovato le tue passate esperienze televisive?

“Diciamo che sto uscendo un po’ dalla mia zona di comfort. Tutto è nuovo e non ho mai avuto questa esperienza. Mi piace mettermi in gioco anche nei momenti difficili, raccontando il mio punto di vista, soprattutto nel biathlon. Anche solo raccontare i dettagli a chi guarda le gare è molto interessante perché chi non è di questo mondo non può conoscerli”.

Cosa diresti alle persone che ti seguono?

“Sono una persona attiva, amo fare sport e biathlon, ma amo anche altre cose. Cerco sempre di dare il massimo. Sarò un atleta alle prossime Olimpiadi e darò il massimo, ma ci sono anche altre cose nella mia vita. E penso che questo sia positivo.

Cosa ne pensi del livello del biathlon francese?

“È incredibile quanto siano forti. Ma nel biathlon ci sono sempre alti e bassi. A volte sono migliori gli italiani, a volte gli altri. Ora tocca alla Francia e sono felice per loro. Lou (Jeanmonnot, ndr) è fortissimo e mi dispiace che abbia avuto il Covid l’anno scorso. Davanti a sé ha una lunga carriera costellata di podi e medaglie”.

Alle 15.45 termina la conferenza stampa, Dorothea Wierer saluta tutti: “Devo andare ad allenarmi in palestra.”

 
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