Sella Cento, questa vale doppio. In Sicilia senza Delfino e Mitchell, si aggrappa a Mussini e prevale – .

Sella Cento, questa vale doppio. In Sicilia senza Delfino e Mitchell, si aggrappa a Mussini e prevale – .
Sella Cento, questa vale doppio. In Sicilia senza Delfino e Mitchell, si aggrappa a Mussini e prevale – .

moncada agrigento

79

sella cento

84

MONCADA: Sperduto 15, Chiarastella 17, Ambrosin 15, Meluzzi 17, Polakovich 6, Caiazza, Traore’, Morici 6, Cohill 3, Peterson. Tutto. Pilota.

SELLA CENTO: Palumbo 18, Mussini 27, Toscano 9, Archie 2, Bruttini 17, Bucciol, Pavani, Musso 5, Moreno 5, Ladurner 1. Coach Mecacci.

Arbitri: Foti, Giovannetti e Tallon.

Note: parziali 27-27; 45-51; 61-64.

Nel nome di Mussini. La vince Cento (privo di Mitchell e Delfino), sudato come non mai, sul campo di un Agrigento ormai spacciato ma voglioso di lottare fino alla fine. Ed è lì che il fantasista reggino ha preso il sopravvento, con tre siluri micidiali che hanno ribaltato la partita in pochi secondi e regalato a Benedetto due punti pesantissimi, per la classifica e soprattutto per il morale del gruppo, a ridosso di un altro stop che avrebbe generato ulteriore delusione dopo la sconfitta contro il Latina. Sella parte alla grande, con un iniziale 7-0 favorito dai canestri della coppia Mussini-Bruttini. Dall’altra parte il primo ad aprire il fuoco è Ambrosin, poi sono le triple della veterana Chiarastella e Cohill a ricucire completamente il primo gap (10-10).

L’Agrigento continua a pressare in attacco, sfruttando l’arma del tiro pesante e costringendo Mecacci al time out, dopo gli attacchi vincenti di Meluzzi e Ambrosin, con Cento che si ritrova per la prima volta all’inseguimento (19-15). Al rientro i biancorossi impattano (21-21), ma alle loro spalle le danze continuano: i siciliani corrono e risponde Benedetto, con un prolungato botta e risposta dall’arco che porta le squadre al primo break sul 27 pari. .

In avvio di secondo quarto la squadra di Pilota prepara la fuga, sfruttando percentuali a tratti irreali dalla lunga distanza (38-32), Sella regge l’urto e reagisce, colpendo da fuori con Toscano e Moreno, al resto pensa Bruttini. che supera e schiaccia il +3 (40-43). Prima dell’intervallo Mussini ritocca il vantaggio e Palumbo incrementa il punteggio da 6,75 siglando il massimo vantaggio (43-51), sporcato dai liberi di Ambrosin per il 45-51 all’intervallo lungo. Come spesso accaduto quest’anno, la Benedetto torna a presentare la versione peggiore di sé al rientro dagli spogliatoi: 11-0 break concesso all’Agrigento e tutto da rifare (56-51). Mussini torna a colpire dopo quasi 4 minuti di buio totale (56-53) e rimette in carreggiata i suoi, ma l’equilibrio non si rompe, anche perché nessuno dei due riesce a dare un morso al match. Si arriva così all’ultimo quarto, con Mecacci e compagni che sembrano avere di più (64-70 al 33′), ma non riescono a chiudere. Il pericolo dietro l’angolo si concretizza in volata, con Meluzzi e Sperduto, ispiratissimi, che martellano da ogni posizione, poi è Ambrosin, con un 2+1, a spingere Sella nel baratro (77-73 al 37′) . Proprio lì, dove inizia lo spettacolo “Musso”. Tre bombe, una dopo l’altra, e tiri liberi dalla fascia, per l’84-79 finale, che vale il primo sorriso nella vasca salvezza.

Giovanni Poggi

 
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