MotoGP 24 – Recensione – PlayStationBit 5.0 – .

Puntuali come un orologio svizzero (ma in questo caso milanese), i ragazzi di Milestone immettono sul mercato il nuovo capitolo dedicato al motomondiale, per tutti gli amanti dei prototipi su due ruote ai massimi livelli. MotoGP 24 mostra innovazioni nella fisica, nella grafica e in alcune particolarità del paddock. Non perdiamo altro tempo, indossiamo casco, tuta e scendiamo in pista per la nostra recensione di MotoGP 24.

Come ai vecchi tempi

L’introduzione al gioco è come di consueto dedicata alla creazione del proprio alter ego virtuale, con toppe su tuta, stivali, numero di gara, casco e quant’altro. Potremo anche scegliere la moto da utilizzare come sfondo del menù, tra tutte quelle presenti nel campionato. Il gioco è composto dalle modalità classica carriera, cronometro, campionato e gran premio personalizzato, oltre alla sezione online. Memori degli anni passati, tornano i tutorial in circuito, dove abituarsi a curve, rettilinei e pendenze tutte da scoprire.

Come avvenuto per il capitolo dello scorso anno, ovvero MotoGP 23, anche in questa stagione il cuore pulsante del gioco è senza dubbio la carriera. Partiremo dalle ultime 3 gare della stagione Moto3 in modo da poter poi, in base ai nostri risultati, decidere in quale squadra andare l’anno successivo. Potremo scegliere tutte e 3 le categorie (Moto3, Moto2, MotoGP) in base alle nostre preferenze. Non c’è quindi nulla che impedisca di fare il grande salto (impossibile in realtà) dalla Moto3 alla MotoGP, ma siamo pur sempre in un videogioco.

Piccole grandi novità sul gameplay

Scopriremo subito due importanti novità di gameplay: gli Steward della MotoGP e il Rider Market. Il primo è sostanzialmente quello di penalizzare l’IA per comportamenti scorretti in pista. Questi includono scorciatoie, porte a battente, comportamento antisportivo e così via. L’IA può essere sanzionata anche con Long Lap Penalties, con buona pace delle dinamiche viste finora. È una grande boccata d’aria fresca che serviva e che porta il gioco a un livello migliore di fair play.

Il mercato piloti è proprio quello che si pensa, cioè la possibilità per i vari fantini di cambiare squadra nel corso delle varie stagioni. Partendo dal presupposto che sarebbe corretto passare da tutte e tre le categorie per vivere appieno l’esperienza MotoGP 24, questo ci permetterebbe di vedere anche le evoluzioni delle maglie. Chissà, tutti sogniamo Marc Marquez in una Ducati ufficiale o in altre clamorose promozioni.

Amato o odiato, dipende da noi

Al termine di ogni evento di carriera avremo una vetrina social in cui leggere i commenti fatti dagli altri piloti riguardo gare, qualifiche, test e così via. Sarà nostra discrezione rispondere o meno e scegliere come farlo. Potremmo essere gentili e accomodanti, oppure scontrosi e arroganti. In questo modo influenzeremo le esperienze personali dei piloti e il loro reciproco apprezzamento. Ciò si rifletterà poi anche in pista (e viceversa), vivacizzando il campionato.

Questo permette anche, durante la stagione MotoGP, di influenzare lo sviluppo della moto. I nostri risultati precederanno la nostra fama, ma in questo modo potremo premere ancora di più sui tasti giusti per avere una moto più adatta alle nostre esigenze. Dopotutto, come sappiamo, il primo rivale in pista è il tuo compagno di squadra.

Fisica raffinata e migliorata

Chi prova MotoGP 23 subito prima di MotoGP 24 crederà di avere sbagliato titolo. I due giochi, infatti, sono molto simili per quanto riguarda l’estetica dei menù ma molto diversi una volta in pista. Prima di tutto, l’impatto della fisica è diverso. Le moto appaiono estremamente più brutali e potenti, violente, vigorose, ma allo stesso tempo domabili con una serie di accorgimenti. È chiaro che bisogna prendere la mano, ma una volta compresi i limiti della fisica potremo sfruttarla a nostro vantaggio.

Ad esempio, la moto diventerà molto sottosterzante quando è in piena accelerazione e questo può essere utile per uscire dalle curve con l’acceleratore completamente aperto quando si è ancora inclinati. Sfruttando il sottosterzo potremo guadagnare qualche decimo potendo accelerare prima, con la moto rivolta verso l’esterno della curva.

Altra caratteristica che salta all’occhio è la velocità di piegatura, migliorata rispetto allo scorso anno e decisamente soddisfacente. Ciò ti consente di avere più controllo, essere più diretto e più preciso, soprattutto nei cambi di direzione. Diventa più divertente guidare, anche se è un’impresa che richiede numerose accortezze, vista la cavalleria dei mezzi.

Non ultima, ma non meno importante, la possibilità di scegliere la difficoltà dinamica, che si adatterà progressivamente alle nostre abilità in pista, garantendo sempre un livello di sfida accettabile e adatto alle nostre prestazioni. In questo modo non c’è bisogno di impostare di tanto in tanto un’IA più aggressiva, potendo godersi maggiormente il gioco.

Notevole restyling grafico

L’impatto grafico di MotoGP 24 è notevole, una volta in pista. Se nei menù è cambiato ben poco, quando si va a testare l’asfalto si nota subito il lavoro di affinamento estetico portato avanti dalla scuderia milanese. In particolare la sensazione di velocità è molto maggiore, ma anche la cura dei dettagli è molto maggiore. Ne ha beneficiato l’intero layout dei tracciati, sia sull’asciutto che sul bagnato, ma soprattutto di notte si notano netti miglioramenti.

L’impatto, rispetto allo scorso anno, è notevole e dimostra quanto grandi siano le ambizioni di Milestone, uno studio che punta sempre verso l’alto e non smette mai di innovare.

Una nota dolente per quanto riguarda la grafica è da ritrovare ancora una volta nelle espressioni facciali, nei riflessi e nelle ombre delle varie figure umane coinvolte nel paddock e sulla griglia di partenza. C’è del lavoro da fare lì, e vedere certe espressioni e certi giochi di luce “all’indietro” stona molto con il resto del titolo.

Trofeisticamente parlando: un Platino suddiviso in tre stagioni

L’albo dei trofei MotoGP24 è composto da cinquantuno coppe, suddivise in 38 di bronzo, 10 d’argento, due d’oro e una scintillante Platino. Per conquistare quest’ultima sarà necessario completare il campionato tre volte nella propria carriera per ciascuna specialità, completare tutti i tutorial e ottenere almeno cinquanta medaglie di bronzo nel circuito Accademia. Ci saranno anche alcuni trofei online come quelli legati all’editor del casco, arrivando sul podio online per 3 volte e poco altro. Ci vorranno circa 30 ore per completare il tutto, soprattutto se si sceglieranno i campionati abbreviati e non le stagioni intere.

Trailer di lancio di MotoGP™24
 
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