“Immaginavo che sarebbe stato così difficile. Sotto di due gol per episodi, la reazione mi è piaciuta” – .

“Immaginavo che sarebbe stato così difficile. Sotto di due gol per episodi, la reazione mi è piaciuta” – .
“Immaginavo che sarebbe stato così difficile. Sotto di due gol per episodi, la reazione mi è piaciuta” – .

Al termine di Bayer Leverkusen-Roma 2-2 ha parlato il tecnico tedesco Xabi Alonso

Xabi Alonso su Rai Sport

Avresti mai immaginato che sarebbe stato così difficile?
“Lo immaginavo, già a Roma era stata dura. Sotto di due gol per episodi, non dobbiamo dimenticare quello che abbiamo creato e la reazione mi è piaciuta. L’anno scorso sfiorammo la finale, quest’anno l’abbiamo vinta. Ora in finale incontreremo nuovamente un italiano”.

L’Atalanta è più come te?
“La Roma è stata bravissima anche a provare ad attaccarci. L’Atalanta con Gasperini da tanti anni e una squadra consolidata: sarà bello sfidarli”.

Xabi Alonso in conferenza stampa (dall’inviato dell’Olimpico Gabriele Chiocchio)

Sulla partita.
“Incredibile avere due finali. Abbiamo dimostrato grande carattere soprattutto dopo il 2-0 della Roma. Ho visto che volevano farlo e sono molto contento della squadra, e ora abbiamo il grande obiettivo di vincere tutti e tre i titoli. Sono felice che se lo meritino. Abbiamo potuto mostrare questo carattere, ce lo meritiamo. Abbiamo creato tante occasioni dopo il primo e il secondo gol. Eravamo vicini al gol e quando abbiamo dimostrato grande personalità i ragazzi hanno avuto fiducia anche dopo il 2-0. Stiamo facendo le cose giuste. La finale secondo me è stata meritata. È una cosa grandiosa.

Su Wirtz.
“Ha preso un colpo come contro il Dortmund e non si è ripreso velocemente. Adesso avremo qualche giorno libero ma lui voleva aiutare la squadra. Ha avuto un buon impatto, ora ha bisogno di tempo. Mancano due settimane alla finale. Dobbiamo vedere come si evolverà il tutto ma non siamo preoccupati”.

Da giocatore hai giocato tante finali, è più difficile arrivare in finale o vincerla?
“VINCITA. Arrivare in finale e non vincerla è triste, ho vissuto questa esperienza. Cercheremo di prepararci bene, non sarà facile ma questa squadra ha dimostrato di essere pronta per tutti. Vogliono sempre vincere e avere un grande impatto. Abbiamo bisogno di tutti, ci saranno due finali e non me ne sono ancora reso conto”.

A proposito di Stanisic.
“Oggi non ha giocato dal 1° minuto, non è stata una decisione facile. Vuole sempre giocare. È così affamato. Sul suo futuro decideranno i dirigenti ma è molto difficile trattenerlo. E’ un giocatore molto importante per noi. Abbiamo una squadra compatta e perfetta”.

Ha giocato con grandi squadre ma non sei mai rimasto imbattuto in così tante partite.
“Difficile da spiegare. Non c’è spiegazione. Nel calcio ci sono sempre le sconfitte ma siamo contenti di non aver mai perso fino ad ora. Adesso non vogliamo fermarci, ci sono altre partite”.

Temi di aver creato tanto ma segna solo l’avversario?
“Ci sono sempre episodi particolari nelle partite di ritorno ma noi abbiamo dimostrato il nostro carattere e il buon calcio. Anche nel primo tempo abbiamo creato tanto, anche l’anno scorso controllavamo bene ma questa stagione è tutto diverso. Il primo rigore andava bene, il secondo è dubbio. Non ha senso dare quel rigore per quel fallo di mano”.

Sulle due finali.
“Non sarà facile. Il City era nella stessa situazione l’anno scorso. Non sono molte le squadre che ce la fanno e questo significa molto. È stato un lungo viaggio e stiamo pensando solo a queste settimane. C’è grande attesa, siamo convinti di potercela fare”.

Dopo 1-2 hai continuato ad attaccare.
“I giocatori volevano arrivare al pareggio. Abbiamo attaccato bene con un buon controllo. Ci hanno provato solo con Lukaku ed era una situazione un po’ strana. 1-2 erano sufficienti ma loro volevano di più”.

Sull’Atalanta.
“Non è una sorpresa che siano una grande squadra. Vanno bene da molti anni. Sono forti. Fanno cose speciali anche tatticamente. Non ho visto molto ancora ma ho visto qualcosa. C’è grande attesa per la finale”.

Il trauma dello scorso anno è finito.
“Abbiamo ancora in testa il dolore dell’anno scorso. Fin dalla prima partita avevamo fame di arrivare a Dublino. Non è stato un trauma ma un’esperienza positiva che abbiamo sfruttato per mantenere alta la concentrazione. Adesso siamo in finale, tutto può succedere”.

 
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