Sanzioni e regole
Anche durante l’ultimo fine settimana a Tu mi ami Per alcuni non sono mancate le critiche nei confronti della Direzione Gara pena inflitto ai piloti trattenuti ingiusto o eccessivo. Questo argomento è da tempo al centro dell’attenzione, insieme a regole che sono spesso di difficile interpretazione per team e piloti. Un aspetto che non è piaciuto né ai partecipanti né al pubblico, ma l’ultimo a esprimere il suo disappunto sull’argomento è stato nientemeno che un ex steward: Joaquin Verdegay.
La voglia di correre è ridotta
Dopo una lunga carriera in F1 in questo ruolo, lo spagnolo è intervenuto nel podcast Nel diarioriprendendo il comunicato di Fernando Alonso rilasciato a Miami, in cui il due volte campione del mondo (dopo le penalità subite in Australia e Cina) aveva spiegato come eventuali sanzioni nei confronti di Lewis Hamilton non sarebbero arrivate come “non spagnolo”. Ciò è seguito alla manovra aggressiva del britannico all’inizio della gara Sprint che aveva generato un contatto tra Alonso e Stroll: “Non mi sembra che ci sia alcuna persecuzione contro gli spagnoli – ha spiegato Verdegay dal suo punto di vista – quello che c’è se c’è qualcosa una mancanza di controllo e una perdita di direzione che mi preoccupa e mi rattrista. Perché hanno smesso di correre sotto la pioggia? E adesso ci sono queste gare assurde dietro la safety car. Ma dove siamo? Sento che stiamo rovinando questo sport. Non credo che a nessuno piaccia correre adesso“.
Una festa
Inoltre, a suo personale parere, Verdegay ha condiviso le critiche dello spagnolo relative alla difficoltà nel comprendere il regolamento: “Naturalmente le tue lamentele sono legittime – Lui continuò – le normative possono essere difficili da interpretare, ma non vuole che tutto ciò che accade venga sanzionato. Non avrei dato un rigore ad Alonso in Cina e non avrei dato un rigore a Hamilton a Miami. Le gare sono più una festa che uno spettacolo sportivosi ha l’impressione che il Gran Premio di Miami lo sia un evento organizzato per vendere vassoi di nachos“.