quanto guadagna il club – .

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TORINO (dall’inviato) – La giacca che vola via dopo un quarto d’ora di partita è inedita, il dribbling alle domande sul futuro con tanto di sorrisi ironici è un grande classico. Ma il meglio del repertorio rallegra la serata quella ha riportato la Champions League a Torino per 557 giorni dopo la sua ultima presenza (Juve-Psg, 2 novembre 2022) è arrivato nello spogliatoio come scrigno. Allegri ha guardato negli occhi i suoi ragazzi e, anziché evidenziare i difetti dell’1-1 contro la Salernitana, si è limitato a rassicurarli. Chi si aspettava grida da far tremare le pareti dello Stadio è rimasto deluso: «Adesso non crolliamo perché stasera potremmo essere ancora in Champions. Pensiamo alla finale e prepariamoci a vincerla”, disse al suo popolo. Indipendentemente da come finirà il domani, Massimo si prepara a lasciare la Juventus aeredità economico, tecnico e morale.

Un forziere pieno di soldi con Champions League e Mondiale per club

Cominciamo con i soldi. In Campioni ti accolgono con a Assegno da 30 milionial Mondiale per club con un dato ancora incerto (la Fifa è dormiente, mentre lotta con i giocatori per convincerli che giocare 90 partite all’anno è normale) comunque altalenante tra i 30 e i 50 milionipoi ci sono i 2 garantiti per la partecipazione alla final four della Supercoppa in Arabia che può arrivare fino a 8 in caso di successo, cifra che va da 14 a 12 milioni per il posizionamento in campionato (3° o 4°) e, infine, i premi relativi a Coppa Italia. Eccoli: il successo contro la Salernitana agli ottavi garantiti 400mila euro, i quarti di finale contro il Frosinone altri 850mila, la doppia semifinale con la Lazio 1,7 milioni e la partecipazione alla finale altri 2. In caso di successo La Juve incasserà 10 milioni.

Allegri, assalto al quinto trofeo

Con queste cifre la stagione di Rabiot e compagni si chiuderebbe con un forziere che garantisce dagli 80 ai 100 milioni. La metà riparerà i conti aziendali ancora danneggiati, la stessa quota verrà dirottata sul mercato per lanciare l’assalto a Koopmeiners. Chissà che l’olandese dell’Olimpico possa essere per l’ultima volta nemico sportivo della Signora, nella notte in cui Max punta a vincere la 5a Coppa Italia della propria vita. Allegri supererebbe Eriksson e Mancini, fermi a 4, diventando a tutti gli effetti il Re di Coppa. L’Atalanta fa paura, ma la Juve ha già dimostrato di avere gli anticorpi per affrontarla: i due pareggi di questa stagione in Serie A sono stati due prove di feroce applicazione tattica, con appena 5 tiri in porta concessi alla squadra d’attacco di Gasperini.

L’eredità di Max

Ritornando a L’eredità di Maxdestinato come sembra ci vediamo tra 12 giornice n’è uno tecnico nel 19 giovani giocatori NextGen lanciati tra i grandi (da Nicolussi Caviglia nel 2019 a Sekulov nel 2024) e in quei giocatori che sono migliorati con il lavoro quotidiano come hanno dimostrato Cambiaso e Miretti, tra i migliori contro la Salernitana. Non fatevi ingannare dallo stemma e dallo stipendio: nonostante abbia ancora la rosa più cara della Serie A nonostante i vari tagli, La Juve ha la quarta rosa del campionato per valore dei cartellini e la rosa più giovane (26 anni di media) degli ultimi trent’anni di storia del club. Aver disputato per metà stagione lo scudetto contro l’Inter, mettendo sotto il tappeto i punti deboli, è un merito innegabile. Moralmente, infine, Allegri e il suo staff lascerebbero una Juve profonda e diffuso in tutto l’ambiente, evidenziato dagli attestati di stima dei tifosi che si esprimono con le loro voci e striscioni piuttosto che dietro una tastiera. Max l’ha fatto cementò il gruppo durante le bufere giudiziarie della passata stagione, lo hanno reso impermeabile sia alle tempeste esterne che alle rivoluzioni aziendali interne, avvenute non senza traumi. E anche in questa stagione, dopo la crisi di febbraio e marzo, ha messo insieme i pezzi di una squadra che rischiava di lasciarsi andare. Se dovesse accadere l’impensabile, ovvero un rinnovo del contratto, allora tutto questo diventerebbe la base da cui ripartire. Ma la sensazione diffusa è che possa restare solo in eredità.

 
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