La Roma in Champions? Quanto perderebbero gli altri – .

La Roma in Champions? Quanto perderebbero gli altri – .
La Roma in Champions? Quanto perderebbero gli altri – .

ROMA – È una questione di prestigio e ambizionecerto, ma anche e soprattutto di soldi. Una vera montagna di soldi impilati un bonifico bancario dopo l’altro. Innanzitutto per la Roma, perché tra la partecipazione alla Super Champions e all’Europa League c’è una differenza di circa 50 milioni di ricavi. Ma anche per le tre squadre che indirettamente potranno aprire per la prima volta la porta della stanza privata ai Friedkin: Bologna e Juventus, attualmente terze in classifica, e Atalanta fresco vincitore dell’Europa League, quinto in Serie A a -2. Vediamo cosa può succedere allo sprint.

La Roma in Champions dipende dall’Atalanta

Come è ormai chiaro, la Roma sale in Champions League come sesta nel campionato italiano solo se Gasperini non supererà nessuno in classifica. Questo perché il nuovo regolamento Uefa assegna un posto extra alle prime due nazioni nella classifica stagionale solo ex post, quando tutte le competizioni si sono espresse con i loro verdetti. COSÌ L’Atalanta entrerà in Champions non grazie allo slot extra italiano (Anche la Germania ne avrà uno, dove per lo stesso motivo l’Eintracht, sesto in classifica, aspetta la finale di Champions League in cui è impegnato il Borussia Dortmund, quinto in classifica) ma grazie alla compagnia di Dublino.

Bologna, Juve e Atalanta: gara a tre, la Roma è spettatrice interessata

E allora la Roma può sperare, pur sapendolo L’Atalanta ha ancora due partite da giocare. Entrambi in casa: domenica contro il Torino, motivati ​​dalla caccia a un posto in Conference, e il 2 giugno in recupero controverso contro la Fiorentina, quando Italiano forse aveva già fatto il pieno della finale di Atene. Insomma, se l’Atalanta dovesse prendere 6 punti su 6, finirebbe terza. E quindi niente bonus: De Rossi giocherà in Europa League. Per il resto molto dipende da Bologna (stasera chiude a Genova) e Juventus (domani allo Stadium contro il Monza). C’è anche l’ipotesi più favorevole: se l’Atalanta perde domenica alle 18 contro il Torino e le due squadre di testa vincono o pareggiano entrambe, finendo a quota 69, entra la Roma in campo a Empoli già fiducioso nella Champions League perché a causa della classifica separata Gasperini non riuscirebbe a recuperare nemmeno una posizione, nemmeno battendo la Fiorentina.

Pool di mercato, la divisione è su scala europea

Ma le combinazioni sono tante. Ed esiste la possibilità concreta che nulla venga deciso fino alla ripresa del 2 giugno. A questo proposito vale la pena ricordarlo Secondo la riforma, la torta delle entrate UEFA ha cambiato i suoi ingredienti: quindi non è vero che agli italiani convenga più giocare la Champions League con cinque giocatori invece che con sei, per spartirsi fette più succulente del cosiddetto market pool. Il pool di mercato è ora suddiviso su scala europea tra i 36 partecipanti: l’inclusione dei rom, secondo i nostri calcoli, alle squadre italiane potrebbe costare al massimo 300mila euro. Paradossalmente la classifica italiana vale molto di più: tra il terzo e il quinto posto ballano circa 4 milioni. E’ un buon motivo per tutti i contendenti di giocare ogni partita al massimo. Se questo sia stato un vantaggio per i Friedkin lo scopriremo nei prossimi giorni.

 
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