«Sarà una festa in rosa» – .

«Sarà una festa in rosa» – .
«Sarà una festa in rosa» – .

Uno spettacolo verticale, un’emozione tinta di rosa. Sabato 25 maggio, per la settima volta, il Giro d’Italia tornerà sul Muro di Ca’ del Poggio, colorando di rosa la scalata simbolo delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Il Muro di Ca’ del Poggio si trova a San Pietro di Feletto, a metà strada tra Venezia e le Dolomiti. Si tratta di una salita lunga 1,1 km, interamente asfaltata, con pendenza media del 12,3% e punte del 19%, che si snoda tra i vigneti. Uno spettacolo puro, nel cuore di una terra dove il ciclismo è da sempre una passione senza confini. Il 26 maggio 2022, in occasione dell’ultimo passaggio del Giro d’Italia, al Muro di Ca’ del Poggio era stimata la presenza di ventimila tifosi. Una festa che promette di ripetersi domani per il passaggio del 107° Giro d’Italia. Tra gli ospiti della giornata anche il governatore del Veneto, Luca Zaia, atteso al Muro per la seconda parte della mattinata.

Sentiero

La tappa è la numero 20 e si svilupperà dall’Alpago a Bassano del Grappa per un totale di 184 chilometri. Il Muro di Ca’ del Poggio (quota massima 242 metri), porta d’accesso alle terre del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, si trova al chilometro 30,3 della corsa e sarà accompagnato dal primo Gran Premio della Montagna della giornata. Curve e controcurve tra le vigne animeranno la corsa alla vigilia del gran finale romano. L’arrivo della Carovana Rosa sul Muro di Ca’ del Poggio è previsto per le ore 11, mentre il transito dei corridori è previsto pochi minuti dopo le ore 12,30.

Saluti dai Comuni

La carovana rosa è già arrivata sul Monte Grappa. Enormi teli rosa sono apparsi sulle strade e nei municipi dei venti comuni aderenti all’IPA delle Terre di Asolo Montegrappa e all’Unione Montana del Bassanese, salutando il Giro d’Italia. L’idea è nata per creare un’unione tra amministrazioni comunali nell’ottica di promuovere il territorio durante i giorni del Giro e si è già diffusa sui social. Ma non sono gli unici cartelli presenti nelle strade e nei luoghi pubblici, circolano anche una settantina di fotogrammi. Prosegue anche l’iniziativa delle luci rosa, il Tempio di Possagno del Canova ne è un esempio. Ma soprattutto, ha preso vita la campagna di comunicazione “Tappa DEcoROSA” per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela dell’ambiente. Il fumettista Valentino Villanova è stato incaricato di realizzare una piccola graphic novel in cui a tutti è chiesto, con simpatica ironia, di riportare i rifiuti a valle e di rispettare l’ambiente. Lungo le vie di salita verso Cima Grappa saranno installati pannelli con fumetti, sia in italiano che in inglese. In questo caso sono state installate 65 segnaletiche, 40 in italiano e 25 in inglese.

Una tappa molto attesa, quella del 25 maggio: 181 chilometri in totale, si partirà dall’Alpago e, dopo aver attraversato a lungo le Colline del Prosecco, con la salita del Muro di Ca’ del Poggio (4° cat.), dopo 85 chilometri arriveremo ai piedi del Monte Grappa. I corridori la affronteranno dal versante di Semonzo, raggiungendo i 1700 metri di quota con 18,2 km di salita, con una pendenza media dell’8,1% e un paio di brevi tratti in falsopiano. Giunti in vetta mancheranno 78 km da percorrere e una lunga discesa di quasi 30 km riporterà il gruppo a Semonzo, dove inizierà la seconda salita del Monte Grappa. Gli ultimi 32 km saranno in picchiata e poi via verso Bassano del Grappa, dove verrà premiato il vincitore di tappa. Luoghi che gli appassionati conoscono da sempre. E, a proposito di storia, va ricordato anche il legame tra il Giro e il Monte Grappa. Leggendaria la tappa vinta da Emilio Casalini nel 1968. Nel 1974 si partì da Misurina, la tappa fu vinta da Eddy Merckx: Fuente era in fuga in cima alla salita e fu raggiunto durante la discesa del Cadorna. Fino ai giorni nostri, con la salita al General Giardino (detto “Degli Arditi”), poi la discesa sul Cadorna e l’arrivo in solitaria con Vincenzo Nibali nel 2010. L’ultimo grande evento è stato nel 2014, con la cronometro con il cambio bici all’altezza della Chiesa di Semonzo a Borso del Grappa con arrivo a Cima Grappa vinto da Nairo Quintana: il colombiano è scattato ultimo e ha preceduto di 17 secondi il giovane Fabio Aru. Il Monte Grappa, però, non è solo salita, ma anche discesa: Vincenzo Nibali nel 2010, dopo aver sorpassato il Grappa da Semonzo, si tuffò verso Asolo, separando Cadel Evans, Michele Scarponi e il compagno di squadra Ivan Basso. La gestione degli eventi collaterali al tour e delle iniziative promozionali del territorio sono curate da un gruppo compatto di enti che lavorano in sincronia tra loro, coordinati dalla Regione Veneto e dalle Province di Vicenza e Treviso. Li citiamo: i comuni dell’IPA (Contratto Programmatico d’Area) delle Terre di Asolo Montegrappa (Asolo, Borso del Grappa, Castelcucco, Cavaso del Tomba, Cornuda, Fonte, Maser, Monfumo, Mussolente, Pieve del Grappa, Pederobba, Possagno , Romano d’Ezzelino e San Zenone degli Ezzelini, Altivole). C’è poi l’Unione Montana del Bassanese che comprende i comuni di Bassano del Grappa, Romano d’Ezzelino, Pove del Grappa, Solagna e Valbrenta. In particolare i comuni interessati dal passaggio del Giro d’Italia 2024 sono: Bassano del Grappa, Pove, Solagna, Romano d’Ezzelino, Borso del Grappa, Pieve del Grappa, Possagno, Cavaso del Tomba, Pederobba e Cornuda. La promozione delle iniziative è stata promossa da Ipa Terre di Asolo Montegrappa e Unione Montana del Bassanese con la collaborazione di Mab Unesco Riserva Biosfera del Monte Grappa, Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, Consorzio Turistico Vivere il Grappa.

 
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