“Tifo il Real Madrid e ho seguito l’Inter. Posso vincere uno Slam” – .

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“Tifo il Real Madrid e ho seguito l’Inter. Posso vincere uno Slam” – .

Il numero 9 del mondo cerca la svolta al Roland Garros: “Questa situazione è una nuova sfida, voglio continuare a divertire”

Francesco Sessa

24 maggio – 14:10 – MILANO

La voglia di divertirsi e di intrattenere non ha data di scadenza. Non senti la pressione, Hon Jabeur. La numero 9 del mondo non sta vivendo la stagione che sognava (sei vittorie e nove sconfitte, con i quarti di finale di Madrid come miglior risultato) eppure è tranquilla, probabilmente più di prima. Lei è a Parigi spensierata, sorridente, carica per un Roland Garros dove non arriva con i riflettori puntati addosso, e forse è meglio così: “Sto bene, grazie per avermelo chiesto”. La sua energia positiva arriva a tutti, la sua sfida calcistica – alzare la pallina da tennis prima nel dribbling e poi al servizio – è arrivata anche a Carlos Alcaraz. A Parigi debutterà come nuova ambasciatrice dell’Asics, si dedica ai tifosi e lavora duro: sì, il secondo Slam potrebbe essere la svolta.

Quali sono i tuoi sentimenti per il Roland Garros?

“Mi sto allenando molto bene, ho fatto una buona preparazione dopo Roma: sento che posso fare bene in campo e che posso vincere le partite”.

Come valuti la tua stagione finora?

“Ovviamente non è andata molto bene, ma è comprensibile considerando gli infortuni che ho avuto. Sto lavorando molto fuori dal campo per avere più pazienza e per imparare a gestire meglio le sconfitte, devo fare i conti con quello che arriva: non mi ero mai trovato in una situazione del genere, è una nuova sfida per me”.

Quando entri in campo porti con te qualcosa di negativo oppure ti senti libero adesso?

“Onestamente, sta migliorando sempre di più. Considerando il problema al ginocchio che ho dovuto affrontare, giocare su una superficie come la terra battuta può aiutarmi. La speranza è che vada sempre meglio. Mi alleno esclusivamente in campo, mi sento bene”.

Cosa ci dice del suo talento calcistico?

«Sono un grande tifoso, ho due fratelli e da piccola ho scelto di divertirmi con il calcio piuttosto che giocare con le Barbie: ho lasciato sola mia sorella… È un hobby ma mi piace tanto, mi piace Adoro il tennis. la tua squadra preferita? Real Madrid, ma mi piacciono tante squadre… Seguo anche il calcio italiano, ho visto i festeggiamenti dell’Inter per lo scudetto”.

Talento nel tennis, talento nel calcio: ma cos’è il talento?

“Credo che sia per metà una dote creativa naturale e per l’altra metà dipenda da come lavori: quando ero giovane ho sempre cercato di praticare sport diversi, non solo il tennis. Anche calcio, pallavolo, pallamano: probabilmente è per questo che ho sviluppato il talento”.

Quanto è difficile conciliare buon gioco e risultati?

“Non è sempre facile accettare il fatto che si possa vincere anche con una partita ‘brutta’, ma per me una ‘bella partita’ significa divertirsi in campo e far divertire i tifosi”.

L’anno scorso ha raggiunto i quarti di finale al Roland Garros, il che significa che avrà diversi punti da difendere. Ti mette pressione?

“Non sto pensando a questo, penso un passo alla volta a cosa voglio fare qui a Parigi. Spero che la mia testa e il mio corpo mi aiutino…”

Pensi di poter ancora vincere uno Slam?

“Certo, ci credo sempre: se smettessi di crederci, oggi non sarei qui a parlarvi.”

Ha vinto su tutte le superfici: ma qual è la sua preferita?

“Direi sull’erba, ci sono pochi tornei ma amo giocare e vincere lì. È estremamente divertente.”

Qual è la tua opinione sul nuovo accordo tra WTA e PIF?

“Penso che sia una grande collaborazione, aprirà molte porte. Potrebbe aiutare ad avere programmi migliori per le generazioni future e penso che il tennis femminile meriti di meglio di quello che ha adesso. Queste sono tutte nuove opportunità, penso che in generale in Arabia Saudita si stiano facendo progressi”.

 
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