‘L’anca non mi preoccupa, posso giocare un buon tennis’ – .

‘L’anca non mi preoccupa, posso giocare un buon tennis’ – .
‘L’anca non mi preoccupa, posso giocare un buon tennis’ – .

L’anca non mi dà più fastidioLo dice Jannik Peccatore, protagonista del media day alla vigilia del Roland Garros. In vista dell’esordio contro Chris Eubanks, l’attenzione è tutta sulle condizioni dell’italiano, al rientro dopo la settimana di terapia all’anca destra effettuata al J Medical di Torino. Dalle parole del diretto traspare fiducia, ma anche la consapevolezza di non essere al top della forma: “Non sono al 100%, ma non posso aspettarmi la magia da me stesso – ha spiegato il n. 2 al mondo in conferenza stampa – So di poter giocare un buon tennis anche nelle condizioni in cui mi trovo adesso”. A fare la differenza, però, è soprattutto la voglia di Jannik di esserci in un torneo che potrebbe incoronarlo il nuovo numero 1 del mondo: “Ho deciso di giocare al Roland Garros perché è uno Slam – ha aggiunto – Spero di poterne far parte se il mio corpo me lo permette”.

“Ultimi test positivi, importante l’aspetto mentale”

Pensa giorno dopo giorno. Questo lo spirito di Jannik, confortato dagli ultimi test effettuati sulla sua anca: “The gli ultimi test sono risultati positiviMi sono detto che avrei giocato solo a queste condizioni – ha aggiunto – Non è la preparazione Slam a cui sono abituato, spero che il primo turno può aiutarmi a ritmoma sarà ancora più importante l’aspetto mentale, accettando quello che potrà succedere in campo”.

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“Un torneo importante anche per le Olimpiadi”

Essere a Parigi, inoltre, è importante per un altro obiettivo stagionale: le Olimpiadi, che si giocheranno sulla rossa del Roland Garros. “Sono qui perché è un torneo importante perché sto cercando di imparare anno dopo anno a giocare meglio sulla terra – ha concluso – Poi potrebbe essere importante anche perché ci saranno le Olimpiadi sulla terra battuta. Abbiamo deciso, dopo i risultati molto positivi degli ultimi test, che stiamo lavorando duro per tornare in condizione. Ho fatto lunghe giornate di allenamento e Ho capito che l’anca regge“.

 
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