I sudafricani a scrivere la storia, gli inglesi a tornare ad alti livelli dopo tante stagioni difficili: a Londra sarà una grande sfida
L’anteprima della finale della Challenge Cup tra Gloucester e Sharks – ph. Phil Magakoe/AFP
Gli Sharks per la storia, perché sarebbero la prima squadra sudafricana a vincere una coppa europea. Gloucester torna tra i grandi, dopo tante stagioni non all’altezza della sua storia. Questa finale della Challenge Cup significa molto per entrambe le squadre, che non possono lasciarsi sfuggire un’occasione come questa. Stasera a Londra – Tottenham Stadium – Gloucester e Sharks scendono in campo, live streaming su EPCR TV alle 21:00.
Gli Sharks vengono da una stagione difficile da descrivere: un inizio disastroso che può essere attribuito solo in parte all’assenza del campione del mondo Springboks, uno spogliatoio prossimo a implodere e una concretezza ritrovata solo negli ultimi mesi, nonostante qualche declina mentale ancora preoccupante. Etzebeth e compagni però sanno quanto sia fondamentale la finale di Londra e hanno l’esperienza per giocare partite del genere. I sudafricani sono arrivati alla finale battendo il Clermont in un match rocambolesco, dove sono stati tanto vicini alla vittoria quanto alla sconfitta, risolvendola con una meta di Mapimpi a 10 minuti dalla fine e con i calci di un perfetto Masuku.
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Il Gloucester è stata l’unica squadra (escluso il derelitto Newcastle) a non essere mai stata in corsa per i playoff della Premiership, che sono rimasti aperti fino all’ultima giornata. E negli ultimi anni non è mai riuscita a tornare ai fasti pre-pandemia, quando raggiunse 3 finali di Challenge Cup (vincendone una) in 4 anni. La squadra di Skivington, una volta saputo che non c’era più niente da fare per il campionato, ha puntato tutto sulla coppa, fino a perdere 90-0 contro il Northampton in una partita che ormai non contava più nulla. Gli inglesi sono arrivati in finale battendo la Benetton in una partita dominata, forse una delle loro migliori prestazioni stagionali, nella quale sono riusciti a intrappolare i biancoverdi e ad approfittare di ogni errore commesso.
Tanti campioni da entrambe le parti. Gloucester schiera Santiago Carreras come terzino, con Adam Hastings in apertura affiancato da Englefield a centrocampo. Stephen Varney parte dalla panchina. Occhio ovviamente al solito Jonny May, che sa essere determinante in partite così importanti. Gli Sharks tirano fuori la loro migliore versione degli Springboks: prima linea devastante con Nchè, Mapimpi e Kock, mentre capitan Etzebeth guiderà la rimessa laterale e il pacchetto dalla seconda linea. In assenza di Am, gli Sharks spostano Hooker al secondo centro con Venter 12, ma attenzione soprattutto al talentuoso centrocampista Siya Masuku e all’inossidabile Mapimpi, già match vincitore della semifinale.
Londra potrebbe essere anche la notte di Aphelele Fassi: talentuosa, forte, ma finora lontana dalla maglia degli Springboks (solo 3 presenze nel 2021), maglia che potrebbe arrivare anche quest’estate, ma tutto dipenderà da lui. D’altronde tutti gli occhi sono puntati su Zach Mercer, autore di una grande stagione e leader di una squadra che ha faticato tantissimo ma nella quale è sempre stato tra i migliori.
Challenge Cup: le squadre per la finale Gloucester-Sharks
Gloucester: 15 Santi Carreras, 14 Jonny May, 13 Chris Harris, 12 Seb Atkinson, 11 Ollie Thorley, 10 Adam Hastings, 9 Caolan Englefield, 8 Zach Mercer, 7 Lewis Ludlow (c), 6 Ruan Ackermann, 5 Arthur Clark, 4 Freddie Clarke, 3 Fraser Balmain, 2 Seb Blake, 1 Jamal Ford-Robinson
A disposizione: 16 Santi Socino, 17 Mayco Vivas, 18 Kirill Gotovtsev, 19 Albert Tuisue, 20 Jack Clement, 21 Stephen Varney, 22 Max Llewellyn, 23 Josh Hathaway
Squali: 15 Aphelele Fassi, 14 Werner Kok, 13 Ethan Hooker, 12 Francois Venter, 11 Makzolo Mapimpi, 10 Siya Masuku, 9 Grant Williams, 8 Phepsi Buthelezi, 7 Vincent Tshituka, 6 James Venter, 5 Gerbrandt Grobler, 4 Eben Etzebeth (c ), 3 Vincent Koch, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche
A disposizione: 16 Fez Mbatha, 17 Ntuthuko Mchunu, 18 Hanro Jacobs, 19 Lappies Labuschagne, 20 Dylan Richardson, 21 Cameron Wright, 22 Curwin Bosch, 23 Eduan Keyter
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