“Voglio tornare a intrattenere gli italiani. E ad Oropa…”

“Voglio tornare a intrattenere gli italiani. E ad Oropa…”
“Voglio tornare a intrattenere gli italiani. E ad Oropa…”

Antonio Tiberi ha corso un Giro d’Italia da assoluto protagonistae la sua prima esperienza da capitano in una gara di tre settimane chiuderà nella top-5, con la vittoria della Maglia Bianca nella classifica dei migliori giovani. Bilancio decisamente positivo per l’alfiere del Bahrain – Victorious, classe 2001 e miglior prospetto ormai da diversi anni per l’Italia nelle grandi corse a tappe. Molto solido nella cronometro, super competitivo sulle grandi salite, ancora un po’ immaturo quando si tratta di rispondere agli sprint decisi.

Anche nella ventesima frazione le azzurre si sono dimostrate complete sotto ogni aspettocon una crescita esponenziale rispetto allo scorso anno. Tiberi ha concluso la tappa odierna di Bassano al 4° postoassumendosi l’onere di provare a seguire il fenomeno Tadej Pogacar sul Monte Grappa e staccando sia Geraint Thomas che Ben O’Connor. All’arrivo odierno il distacco dalla maglia rosa è di 2’07”, mentre il quinto posto finale in classifica è a 12’52” dal dominante sloveno. Alla fine al podio mancavano poco più di due minuti, guarda caso il tempo rimasto in palio al Santuario di Oropa, in una delle due giornate difficili dell’italiano, rovinata anche da una doppia foratura decisamente non necessaria.

Queste però sono cose che fanno parte del ciclismo e Tiberi avrà sicuramente la possibilità di salire sul podio del Giro negli anni a venire. Dopo l’arrivo il giovane italiano è ancora soddisfatto, anche se esausto:Adesso sì, posso dire che è fatta, per me è davvero un’emozione unica, sono molto felice“. L’italiano è piaciuto per la sua competitività, ma soprattutto per il suo comportamento in partita, sempre propositivo e mai arrendevole: “Come ho detto dal primo giorno, dai primi attacchi che ho fatto ero fatto così caratterialmente. Quando sento che la mia gamba sta bene mi piace sempre mettermi in mostra“.

Come si suol dire, all’Italia manca da tempo qualcuno che faccia spettacoloil classe 2001 prosegue in un’analisi da veterano e da vero uomoche appassiona le persone. Ed è proprio questo che mi piace fare, intrattenere la gente; ancora di più quando sono in salita e sento il pubblico che mi incoraggia, quando vedo messaggi di persone che mi dicono divertiamoci. Magari a volte rischio di sbagliare facendo qualche attacco troppo presto, ma preferisco così. Io comunque sono ancora giovane e preferisco intrattenere il pubblico“.

Siamo inevitabilmente arrivati ​​ai tempi del budget, e l’unico rammarico è quello di Oropa:Sicuramente senza quella sfortuna sarebbe stato un altro Giro. Purtroppo all’inizio della salita ho forato e ho cambiato bici. Presa quella di scorta, dopo due o trecento metri ho sentito che la ruota anteriore molleva, così mi sono accorto di aver forato di nuovo anche quella. Lì si è richiusa e allora ho preferito continuare così, anche perché non c’era un’altra moto“.

Un evento inaspettato che ha cambiato le carte in tavola, ma che tornerà utile per il futuro: “Ero un po’ spaventato e agitato. In ogni caso ho cercato di recuperare il più possibile, ma ho perso molto tempo“. Nonostante ciò, Tiberi ha continuato con la sua mentalità durante tutte le restanti tappe, provandoci ogni volta che gli giravano le gambe e difendendosi con le unghie e con i denti quando la giornata non era delle più positive. Finalmente l’Italia può tornare a sognare, con chi sembra sicuramente più pronto e completo per regalare un exploit nelle grandi corse a tappe.

 
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