Aperti i chioschi ristoro nei giardini dell’Antella e nel parco Grassina – .

Marco Tampieri (al centro) con Niccolò Goretti e Giulia Giovannini davanti al chiosco dei giardini dell’Antella

Una bibita fresca, un gelato, un caffè, una centrifuga ma anche un bel tagliere di salumi e insaccati per l’aperitivo: i chioschi ristoro hanno aperto questa mattina nei giardini della Resistenza dell’Antella e nel parco urbano di Grassina (qui è la prima volta). Saranno aperti tutti i giorni dalle 10 a mezzanotte fino a ottobre (con una pausa di qualche giorno in prossimità delle festività di Ferragosto).

Entrambe le strutture sono gestite dalla famiglia Tampieri: Franco, con la moglie Elena Passeri e i due figli Marco e Yuri. Hanno alle spalle diverse esperienze nel settore: gestiscono uno stabilimento balneare con bar e ristorante a Marina di Ravenna, il club Reverse a Firenze e, soprattutto, da due anni gestiscono la clubhouse Match Ball a Candeli.

I due chioschi sono già perfettamente funzionanti da questa mattina, sabato 1 giugno, mentre sono ancora in fase di completamento gli allestimenti esterni.

Yuri Tampieri con Alessia Borgheresi davanti al chiosco del parco urbano di Grassina

Il chiosco dell’Antella ha una “vocazione” più familiare, con grandi ombrelloni che proteggono tavoli e poltrone dal sole. Tra pochi giorni ne arriveranno altri, che verranno posizionati sul prato vicino ai giochi dei bambini, in modo che i genitori possano consumare qualcosa senza perdere d’occhio i propri figli. Oltre a cibo e bevande, non mancheranno iniziative dedicate specificatamente ai più piccoli, passeggiate su pony, esibizioni di falconeria e gruppi cinofili.

Il chiosco di Grassina, invece, è più rivolto alle attività sportive. È in costruzione il campo da pickleball (simile al padel ma senza pareti laterali), tra una settimana arriverà anche il campo da beach volley. L’intenzione è quella di organizzare tornei nelle due discipline.

Il campo da pickle in costruzione nel parco urbano di Grassina

“Ma vogliamo coinvolgere anche esperti che possano fornire informazioni, ad esempio, sul primo soccorso”, spiega Yuri Tampieri. «E noi vogliamo portare l’anguria nei nostri chioschi, che in passato costituivano un tradizionale punto d’incontro per le due frazioni», aggiunge Franco.

Musica? “Ci stiamo pensando, magari in secondo piano – rispondono – Ma valuteremo. Non vogliamo creare problemi alle case vicine”.

Per garantire la sicurezza dei chioschi durante la notte ed evitare intrusioni (come sono avvenute negli ultimi anni), le due strutture, oltre ad essere sotto gli occhi delle telecamere di sorveglianza della zona, sono state dotate di un proprio allarme.

 
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