“Djokovic è di nuovo il vero Nole. Ma Musetti può vincere il Roland Garros in futuro” – .

“Djokovic è di nuovo il vero Nole. Ma Musetti può vincere il Roland Garros in futuro” – .
“Djokovic è di nuovo il vero Nole. Ma Musetti può vincere il Roland Garros in futuro” – .

Siamo al giro di boa del Roland Garros. Si parla della settima giornata di partite Speciale TennisMania Roland Garroscondotto da Dario Puppo (Eurosport) insieme a Massimiliano Ambesi (Eurosport) e Guido Monaco (Eurosport).

Partiamo ovviamente dalla sfida tra Lorenzo Musetti e Novak Djokovic, riguardo alla quale il Monaco spende belle parole: “Una prestazione straordinaria di entrambi, oltre la norma. Musetti ha compiuto un’impresa fantasmagorica giocando con quell’intensità per quasi 4 ore, giocando alla pari di un buon Djokovic. Poi gli episodi che avrebbero potuto portare Nole sul 2-0, poteva essere un’altra partita, oppure se Lorenzo reggesse il servizio sul 2-2 nel quarto set, da lì tutti hanno visto che qualcosa era scattato in Nole, che ha una forza interiore Enorme. Alla fine del primo set sembrava morto, era piegato in due dalla stanchezza. Poi ritrova energia e ritmo, sale tantissimo con il servizio senza lasciare spazio a Musetti. Che non crolla come nel 2021: è un calo notevole ma c’è anche una notevole crescita di Djokovic. Ho inserito la partita di Lorenzo nella top 10 delle partite italiane nella storia del tennis. Tenere il campo per 4 ore con questo Djokovic è un’impresa pazzesca. Il gioco di Musetti resta eccezionale, ma ieri Nole ha restituito Nole, ed è stato Musetti a fargli tirare fuori il vero Nole di oggi“. E pungolato da Ambesi, che si è detto più colpito da Cobolli, è categorico: “Paragonare Cobolli e Musetti è irrispettoso nei confronti di Lorenzo. Adesso è arrivato Flavio, ha fatto una bellissima partita contro Rune che ha i suoi alti e bassi, anche se belli e spettacolari. La sfida tra Musetti e Djokovic è su un altro livello di tennis“.

Arriviamo alla questione di frasi discusse di Simone Tartarini e Corrado Barazzutti: “Niente di irrispettoso nei confronti di Nole. Era per dire ‘non mollare’, al microfono c’era una sovraesposizione di questa frase. La presenza di Barazzutti lo aiuta a restare punto punto dopo punto. Ciò sottolinea un limite di Lorenzo, la necessità di un ‘cane da guardia’ che lo motivi in ​​ogni momento. Ma anche con Dimitrov è successa la stessa cosa, quindi non è che Tartarini e Barazzutti siano mosche bianche. E non credo che Djokovic abbia sentito. A proposito di ogni tiro in cui si parla d’angolo, Musetti ha bisogno che il suo corner, Barazzutti, sia positivo e motivato. E in questo torneo ci è riuscito, e quando è positivo e motivato può essere questo giocatore. E se continua su questa strada, tra cinque o dieci anni potrebbe avere la possibilità di vincere questo torneo. Penso che dopo questa partita in tanti lo abbiano capito, io sono rafforzato in questa convinzione“.

Con questa partita Djokovic acquisisce più fiducia verso il resto del suo torneo? Monaco ci va con le pinze: “Da un lato può aver fatto scattare qualcosa in lui, ma attenzione alla traiettoria: Cerundolo, poi Ruud, uno tra Medvedev e Zverev e probabilmente uno tra Sinner e Alcaraz. Credo che abbia fatto uno sforzo mentale per riuscire a riscoprire quel tennis che ha dentro, ma faccio fatica ad immaginarlo a 37 anni, dopo questa maratona e con gli avversari che ha, vincere il torneo. Quello che ha fatto ieri è stato eccezionale, ma non dico che abbia giocato il miglior tennis della sua vita

L’EPISODIO DI TENNISmania

 
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