Roma, chi è Almaviva, il racconto dall’ala di Totti all’esordio con De Rossi – .

Roma, chi è Almaviva, il racconto dall’ala di Totti all’esordio con De Rossi – .
Roma, chi è Almaviva, il racconto dall’ala di Totti all’esordio con De Rossi – .

C’era un giorno, nel maggio di sette anni fa, in cui Mattia Almaviva divenne – di colpo – l’undicenne più invidiato d’Italia. Lui, baciato da Totti la sera dell’addio al calcio: a centrocampo in un Olimpico pieno di emozioni e lacrime, Francesco si toglie la fascia e se la lega, lo abbraccia e gli sussurra qualcosa all’orecchio. Come se fosse un passaggio di consegne. Sempre lì, qualche passo dietro, c’era Daniele De Rossi, che tornerà alla storia.

destino

Era il 28 maggio 2017. Fu proprio la Roma, quella sera stessa, a spiegare il motivo della sua scelta. “Totti aveva deciso, simbolicamente, di cedere la fascia al più giovane capitano del settore giovanile. Almaviva, che indossava la fascia nel girone del 2006, era la più piccola disponibile. C’è anche una squadra del 2007, che però è a Bergamo per un torneo”. E quindi l’onore mondiale spetta a lui. Che scherzo del destino. Mattia sorride in quei momenti ma probabilmente non se ne rende conto, è felice ma non capisce fino in fondo il significato del momento. La colonna sonora era “La vita è bella”. Ecco qui. È stata l’ultima pennellata di Totti – in uno stadio che è più di una casa, davanti a persone che sono più di una famiglia – prima di fuggire verso un futuro che nessuno conosceva, nemmeno lui.

predestinato

Mattia e Francesco hanno poi viaggiato un po’ insieme, come giocatori e agenti, prima che Almaviva scegliesse di farsi seguire dall’agenzia di Pastorello. E così arriviamo al presente. Mattia è una delle stelle dell’Under 18 giallorossa – con lo stesso girone vinse lo scudetto due anni fa – ne è ancora il capitano e a marzo ha firmato il suo primo contratto da professionista con la Roma. Il bambino è cresciuto e sta diventando grande. Cercando di farsi ricordare per le sue giocate e la sua leadership e non solo per l’“investitura” di quella notte all’Olimpico.

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de Rossi

Eccoci quindi al momento attuale. Due giorni fa Daniele De Rossi lo ha messo in campo a Perth, contro il Milan di Giroud e Theo Hernandez. Poi ha scambiato la maglia con il terzino Mattia e ha scattato una foto. Completo di dedica sociale. Daniele lo ricorda da quella sera dell’addio di Totti, ma i tempi sono cambiati, così come i ruoli. Entrambi sono cresciuti, oggi uno è in panchina e l’altro in campo. Venerdì lo ha buttato nella mischia, dieci minuti per familiarizzare con il calcio dei grandi e rompere il ghiaccio. E chissà che ogni tanto in allenamento non glielo ricordasse con una battuta quella notte di sette anni fa. Che Mattia non dimenticherà mai. Anche se adesso lo sguardo dovrà essere avanti: il primo passo è stato fatto con Daniele, nella speranza che, secondo l’auspicio di Francesco, possa davvero portare buoni risultati.

 
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