Widar si fa strada, ora vince anche le corse a tappe – .

Nel suo primo anno da U23, Jarno Widar è considerato tra i più grandi prospetti belgi. Si era parlato molto di lui lo scorso anno, in particolare per le sue ripetute vittorie sulle nostre strade, ma da allora molto è cambiato anche perché Widar, che corre nel Lotto Dsnty Development Team, si sta rivelando sempre più affidabile anche come uomo per le corse a tappe.

La vittoria all’Alpes Isere Tour ha un po’ ridisegnato il suo inizio di stagione che non lo aveva lasciato troppo soddisfatto: «Non è stato eccezionale, ma credo sia normale, essendo il mio debutto nella categoria. Inoltre ci sono stati alcuni problemi fisici. Prima di maggio, a parte la vittoria in una gara olandese, non avevo ottenuto molto”.

Widar premiato all’Alpes Isere Tour, vinto con 41” sullo spagnolo Parra (foto DirectVelo)
Widar premiato all’Alpes Isere Tour, vinto con 41” sullo spagnolo Parra (foto DirectVelo)
La scorsa stagione dicevi che ancora non sapevi in ​​quale squadra saresti andato. Perché hai scelto Lotto, visto che non è nel WorldTour?

Io penso che sia la squadra più adatta alle mie caratteristiche, la scelta giusta per emergere nei tempi necessari, in un team prestigioso che svolge attività di altissimo livello. Il fatto che non sia nel WorldTour è molto marginale, le gare sono le stesse e la considerazione che ha la squadra è quella di un top team della serie.

Quanto ha influito sulla tua scelta il fatto che il Lotto sia belga?

Ha avuto la sua importanza, perché mi permette di continuare ad allenarmi a casa, di avere la sede della squadra vicina. È un valore importante, diciamo una sorta di continuità con quello che ho fatto fino ad ora.

Il fiammingo si è presentato anche alla Settimana Coppi & Bartali, classificandosi al 22° posto
Il fiammingo si è presentato anche alla Settimana Coppi & Bartali, classificandosi al 22° posto
Hai già avuto esperienza con la prima squadra, con la tua squadra c’è molta differenza?

Non direi. Ho gareggiato con la prima squadra fin dalla prima occasione a Laigueglia. È chiaro che la prima squadra eleva tutto ai massimi livelli, ma anche a livello di professionalità siamo molto alti. Cambia il valore delle gare e della competizione, tutto è molto più grande.

Ora cominci a emergere anche nelle corse a tappe, 2° all’Isard, primo all’Alpes Isere. Cosa è cambiato dopo le tante vittorie nelle gare di un giorno dello scorso anno?

Credo di essere sempre stato adatto alle corse a tappe. Per ora mi concentro su quelli, poi a fine stagione farò il punto della situazione per capire le mie caratteristiche, se sono classificate o più per gol parziali. Adesso passo un po’ la giornata.

Il belga aveva iniziato la stagione con la vittoria alla Ronde Van Limburg (foto Corvos)
Il belga aveva iniziato la stagione con la vittoria alla Ronde Van Limburg (foto Corvos)
Raccontaci della tua vittoria ad Alpes Isere…

Ero abbastanza convinto delle mie possibilità, sapevo che la tappa decisiva era quella finale dove era in gioco tutto Ero solo un secondo dietro al francese Verschuren. È stata una tappa con alcune salite brevi e piuttosto ripide. Ho controllato la gara e il momento dello spagnolo Parra si è allungato e l’ho seguito. Lui puntava ad una vittoria parziale, io guardavo la classifica per allineare i nostri obiettivi. A quel punto è stato fatto.

Ora arriverai al Giro Next Gen, quale sarà il tuo obiettivo, vincere le tappe e correre per la classifica?

Punterò alla classifica generale con l’obiettivo del podio finale. Ho studiato bene il percorso, credo che la terza e la sesta tappa saranno decisive per costruire la classifica e voglio essere pronto, prendere l’iniziativa. In Italia invece mi sono sempre trovato bene e questo mi porta anche parecchia fortuna…

Protagonista da junior nel 2023 in Italia, Widar ora cerca la gloria al Giro Next Gen
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In Belgio ormai ci sono tanti giovani molto forti nel ciclismo: la tua generazione è più attratta dal ciclismo o dal calcio?

Buona domanda. Abbiamo una generazione decisamente qualificata, lo dicono i risultati, ma bisognerà vedere in futuro se saremo davvero forti. Sicuramente c’è molta attenzione verso il ciclismo, abbiamo ottimi esempi ad altissimo livello, ma non so dire se questo basti a sostituire il calcio.

Avrai altre occasioni per correre in prima squadra?

Ci sono opportunità, ma il calendario per la mia categoria è molto ricco, gli impegni non mancano di certo, anche perché si tratta principalmente di gare a tappe. Considerando questi e i tempi di recupero necessari, non so se ci sarà la possibilità di correre nuovamente con i più grandi, ma non è certo una preoccupazione, continuo sulla mia strada.

 
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