“Pellizzari ha qualità davvero importanti. Per battere Pogacar al Tour hanno solo una possibilità…” – .

“Pellizzari ha qualità davvero importanti. Per battere Pogacar al Tour hanno solo una possibilità…” – .
“Pellizzari ha qualità davvero importanti. Per battere Pogacar al Tour hanno solo una possibilità…” – .

Stefano Garzelli parlato a Speciale ciclismo Sport2dayun evento settimanale condotto da Francesca Cazzaniga su Sport2U, web TV OA Sport: L’ex professionista, e oggi voce tecnica della Raiparlato dell’ultimo Giro d’Italiadominato da Lo sloveno Tadej Pogacar.

Spessa il calendario degli appuntamenti per Garzelli: “È stato un periodo molto lungo, tra Giro d’Abruzzo, Giro delle Alpi, Giro di ricognizione e Giro. Ora qualche giorno a casa, poi si riparte subito per il Delfinato e dopo il Tour de France. Quindi forza, va tutto bene. Sappiamo tutti che è un periodo molto intenso per il calendario, per le corse, ma sta andando molto bene“.

SU Tadej Pogacar: “Il gesto che ha fatto sul Monte Grappa, quella chiarezza, quella semplicità nel prendere la borraccia, che forse poteva anche essere utile, con un gel attaccato dal suo massaggiatore, e donarla a quel bambino che gli aveva chiesto la borraccia, un bambino con la maglia dell’Astana, questo lo può fare solo un fenomeno, semplicemente. Posso farlo io in allenamento o altri corridori in allenamento, ma uno che vince il Giro d’Italia e la sua sesta tappa del Giro, quella lucidità mentale e quella semplicità anche come uomo, lo rendono unico, è un pilota unico In questo momento“.

Sul Giro d’Italia: “Molto bello, sapevamo già che comunque non sarebbe stato un Giro d’Italia molto duro, è stato un bel Giro, ben disegnato, con una partenza molto impegnativa. Abbiamo visto Pogacar lottare già dall’inizio, con quel terzo posto a Torino, e poi è stato un Giro in crescita. Forse tutti temevamo che con Pogacar ad un certo punto l’entusiasmo, l’interesse, sparissero, e invece vedevamo Pogacar che dominava, che dava spettacolo, ma allo stesso tempo vedevamo dietro di lui altri corridori che lottavano per il successo. podio, e soprattutto, credo, al di sopra delle aspettative per l’Italia. Speravamo in un Giro d’Italia con protagonisti italiani e secondo me sono stati protagonisti più del previsto“.

Sul Giro degli italiani: “Cinque vittorie comunque sono un bel bottino, credo anche per quello a cui eravamo abituati. Chiaramente con il Milan queste tre vittorie, due o tre secondi posti, Ganna che sfiorò quel primo cronometro dominato dal fenomeno Pogacar, e Vendrame, ma soprattutto penso che in vista del futuro, e anche del presente, Tiberi senza il la foratura avrebbe giocato per il podio, questo è chiaro, perché con quella foratura, con quel problema meccanico, non ha perso i 2 minuti con il problema meccanico, li ha persi per il nervosismo, per la tensione, chiaramente ti vedi in seconda tappa del Giro già in difficoltà, chiaramente l’inesperienza di Tiberi faceva sì che forse avrebbe potuto perdere 40″, e invece ha perso 2’20”, senza quel problema sarebbe arrivato sul podio. E poi Giulio Pellizzari, il corridore più giovane del Giro d’Italia, arriva secondo sul Monte Pana nella terza settimana, vince Cima Coppi, attacca sul Grappa. Fate attenzione, perché questo ragazzo ha davvero dei numeri importanti, perché insomma a vent’anni non ci si comporta così alla terza settimana. È soprattutto molto bello che sia stato in difficoltà, è stato malato la seconda settimana, poteva tornare a casa, ma no, è rimasto. E lì cresci, cresci tanto, perché dico sempre che i grandi giri si vincono o si arriva sul podio gestendo al meglio la giornata di crisi che hanno tutti, e lui ha avuto una settimana di crisi anziché una giornata, e se l’è cavata molto bene, in buona salute, e nell’ultima settimana è uscito davvero bene. Penso che siamo a posto per il futuro, ci sono nazioni come la Spagna, con Ayuso e Carlos Rodriguez, che sono forti, ma penso che con Tiberi, con Pellizzari, anche Piganzoli, 13°, ottimo Giro per lui, possiamo essere abbastanza calma“.

Pogacar e i corridori italiani: “Pogacar ha avuto qualche parola di elogio, ma non perché non ne valesse la pena, ma perché comunque ha fatto un po’ quello che voleva, ma con Tiberi, che era l’unico che sentiva qualcosa, e poi comunque anche quello che è successo con Pellizzari, sia sul Monte Pana, quando gli ha regalato gli occhiali e la maglietta, ma anche sul Grappa, quando lo ha superato e gli ha segnalato ‘Stai dietro a lui per 500 metri, perché sta arrivando la discesa’. Poi ho parlato con Pellizzari, allora era impossibile andare con Pogacar, ma era bello che avesse ancora questi dettagli con i due piloti italiani, e forse anche per questo Pogacar era già amato, era apprezzato come pilota, come fenomeno, ma credo che in Italia lo abbiano scoperto, soprattutto sia gli appassionati di ciclismo, ma anche i non tifosi, i non appassionati. La gente comune ha scoperto Tadej Pogacar, che ha fatto divertire loro e ha fatto divertire tutti noi, gli avversari un po’ meno, perché si sono divertiti un po’ meno, ma devo dire che è stato un bel Giro“.

IL i momenti più belli del Giro: “La fuga Maestri-Alaphilippe inizialmente sembrava una fuga pazzesca, perché inizialmente dove sono andati in due, e invece dopo la tenacia e la classe di Alaphilippe e la tenacia di Mirco Maestri hanno fatto sì che riuscissero ad arrivare lì, soprattutto Alaphilippe il vincitore. Abbiamo riscoperto Alaphilippe, credo che in questo Giro si sia ritrovato anche lui, chiaramente un campione come Alaphilippe, che ha vinto tutto quello che ha vinto, due anni complicati dopo la caduta della Liegi-Bastogne-Liegi, anche per lui è stato un ottimo Giro, si ritrovò anche mentalmente. Era chiaro che non aveva nulla da perdere, non aveva paura e quindi quello fu il primo momento importante, bello comunque, del Giro, al di fuori di Pogacar, e dopo tutti gli altri episodi, ma credo che Pogacar stesso abbia dato tantissimo e penso anche che tornerà presto al Giro d’Italia, perché quelle parole che ha detto anche dopo, quando ha vinto il Giro, che ogni bambino quando inizia a correre ha la passione, ha il sogno solo di partecipare al Giro, arrivare e vincerlo, ha detto quelle parole che forse non aveva detto nemmeno per il Tour, perché comunque per me il Giro ha qualcosa di diverso per i corridori. Il Tour è il Tour, lo sappiamo bene, ma il Giro ha quella parte romantica che forse il Tour non ha“.

Settimane perfette per Pogacar: “Credo che avessero fatto un piano, se così si può chiamare, anche in vista della doppietta che vogliono tentare dopo Marco Pantani. Sapevamo benissimo che il primo colpo sarebbe stato Oropa, poi Prati di Tivo e Perugia, poi dopo il fine settimana con l’altra cronometro a Desenzano e Livigno. Sapevamo tutti che questa era la teoria, ma la teoria nel ciclismo non è semplice. Invece devo dire che sono riusciti a mantenere un programma anche in vista del Tour“.

Sul possibile doppietta Giro-Tour: “La metà è stata fatta, il 50% è già stato fatto. Vedremo, chiaramente tutti gli altri, a cominciare da Roglic, Evenepoel, Vingegaard è un punto a parte, non sappiamo ancora esattamente quale sia la sua situazione, Carapaz, Mas, Geoghegan Hart, tanti piloti e tante squadre proveranno a inserirlo difficoltà, non nell’uno contro uno, perché sanno perfettamente di essere battuti, ma tatticamente cercano di muoversi in qualche modo. Non sarà facile, proprio per questo motivo, ma è possibile, questo è chiaro“.

Al Gli Emirati Arabi Uniti hanno mancato solo la vittoria di Molano a Roma: “Corrono anche altre squadre, poi la Roma è stata una sprint particolare, sul sanpietro, ma penso che Molano abbia fatto comunque molto bene, è stato sempre vicino a Pogacar, tutti ricordiamo benissimo il Napoli, il lavoro di Pogacar, dove fece perdere Narvaez, perché l’hanno preso a 15 metri, senza le sue botte non l’avrebbero preso, e poi poi anche a Roma, anzi a Roma ha anche rischiato, credo a due chilometri e mezzo dall’arrivo, Pogacar ha rischiato di cadere, appunto per mantenere Molano avanti. Sarebbe stato perfetto, ma penso che abbiano fatto un Giro più che positivo“.

LA VIDEOINTERVISTA A STEFANO GARZELLI

 
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