la sua prima corsa a tappe WorldTour – .

Il Giro del Delfinato conclusosi ieri è stata la prima corsa a tappe della categoria WorldTour per Alessandro Fancellu. Il ciclista Q36.5 Pro Cycling ha visto questa prima esperienza come un modo per crescere, impara e gareggia con i migliori corridori del mondo. Molti dei protagonisti del successivo Tour de France erano infatti presenti nella breve corsa a tappe francese. A cominciare dal vincitore Primoz Roglic.

«È andata come previsto – racconta il comasco da casa – è la corsa di più alto livello dopo il Tour de France. Lo ha dimostrato giorno dopo giorno, ottenere risultati o semplicemente mettersi in mostra è una sfida. Ma se riesci a fare qualcosa è perché te lo sei meritato e te lo sei guadagnato lottando.

Eccolo a colloquio con Fortunato: il corridore dell’Astana, uscito dal Giro d’Italia, ha provato a resistere
Eccolo a colloquio con Fortunato: il corridore dell’Astana, uscito dal Giro d’Italia, ha provato a resistere
Come sapevi che sarebbe stato complicato?

Direi subito, dal primo arrivo in salita della seconda tappa. Sono rimasto con i migliori e forse c’è un po’ di rammarico per non essere riuscito a fare lo sprint. Ma nell’ultimo chilometro ero davvero senza gambe.

Ritmo elevato?

Abbiamo affrontato la salita a un ritmo pazzesco (per percorrere gli ultimi dieci chilometri del Col de la Loge il gruppo ha impiegato 18 minuti, velocità media 36 chilometri orari, ndr). Da questo si capisce la solidità dei corridori in quella tappa con arrivo in salita, anche se non estremamente impegnativa, siamo arrivati ​​in 50.

Nella sesta tappa Fancellu ha visto i corridori di testa muoversi e si è unito alla fuga
Nella sesta tappa Fancellu ha visto i corridori di testa muoversi e si è unito alla fuga
Nessuno è andato via…

Peggio! Anche i velocisti rimasero attaccati, Magnus Cort vinse quella tappa e Pedersen rimase con noi fino alla fine.

Una bella misura per capire il tuo livello rispetto ai più forti del mondo.

L’idea era capire quanto sono forti davvero, è importante competere con corridori di altissimo livello. Il Delfinato e il Giro di Svizzera sono le gare più importanti del calendario per la nostra squadra. Partecipare è una bellissima esperienza ed un onore, bisogna cercare di mettersi in mostra. Per far capire che l’invito è meritato.

Hai provato.

Entrare in fuga è molto difficile, ci vanno solo persone con tante gambe e super condizione. Non ci ho provato nelle prime quattro fasi, Sapevo che il terreno giusto sarebbe arrivato alla fine della gara. Quindi dopo la grande caduta ho provato a scappare.

Anche questa volta alla sesta tappa, dopo essere stato ripreso ha provato a resistere ma ha pagato per 13 minuti
Anche questa volta alla sesta tappa, dopo essere stato ripreso ha provato a resistere ma ha pagato per 13 minuti
A proposito, com’è stata quella caduta dall’interno?

Davvero terribile, fortunatamente sono riuscito a evitarlo. Ho visto alcuni incidenti come questo: ad alta velocità, in discesa e appena tocchi i freni voli. Non ho frenato e sono rimasto in piedi, facendo un po’ di slalom tra corridori a terra e bici.

È difficile arrivare al traguardo contro corridori così?

La fuga non ebbe mai fine. Un segno di quanto le cose stessero andando veloci e come i migliori erano pronti e preparati.

Hai provato anche a resistere in salita.

In tutte le fasi è stato un test per me stesso, per capire il livello. Il giorno in cui sono andato in contropiede stavo bene e una volta recuperato ho cercato di restare con i primi. La tappa dopo la condizione era ancora buona e sono rimasto con i migliori, andando in fuga quando eravamo rimasti in 20. Non era tanto per un’ambizione di classifica ma proprio per capirmi, conoscermi. Sono rimasto soddisfatto, i primi 7-8 sono ingiocabili ma gli altri ci sono.

Nel 2024 il comasco ha corso per la prima volta anche al Nord, un’esperienza unica
Nel 2024 il comasco ha corso per la prima volta anche al Nord, un’esperienza unica
Questa è una stagione che ti sta dando anche molta continuità…

Sì e ne sono molto felice. Sto facendo molte gare e alcune importanti, come le Classiche delle Ardenne. Era il mio debutto in quel mondo e mi piacque molto. Ho disputato un buon blocco di gare in primavera e questo mi ha permesso di essere più costante rispetto al passato.

Servono incarichi di così alto livello per essere competitivi anche in altri appuntamenti?

Certamente. Ora mi riposerò un po’ e andrò direttamente al campionato italiano. Sono in lista per il Giro della Slovacchia e a luglio correrò al Tour di Sazka.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

NEXT 355 milioni per i club – QuiFinanza – .