il doppio nel tennis è vivo e lotta insieme a noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Vedi Errani, Bolelli e Vavassori… – MOW – .

il doppio nel tennis è vivo e lotta insieme a noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Vedi Errani, Bolelli e Vavassori… – MOW – .
il doppio nel tennis è vivo e lotta insieme a noi, anche se non ce ne rendiamo conto. Vedi Errani, Bolelli e Vavassori… – MOW – .

A lungo (e tuttora) snobbato dai migliori, rimasto indietro in termini di visibilità e montepremi, il doppio sta dando segnali di rinascita, anche grazie al nuovo format della Coppa Davis. E le coppie tutte italiane, negli ultimi quindici anni, hanno vinto più slam che nei cinquanta precedenti: Errani e Pennetta erano al numero 1 del ranking, Bolelli-Vavassori arrivano da due finali slam consecutive, Errani e Vinci hanno creato una coppia eccezionale, i bolognesi hanno giocato l’ultima finale del Roland Garros con Paolini. Cos’altro potrebbero fare per intercettare il tifoso medio?

Ebeh sì, dentro tennis IL. esiste ancora Doppio: vive e combatte insieme a noi, il parente più povero e cadetto (per dire: vincendo il singolare maschile e femminile degli ultimi Roland Garros ha portato ai vincitori 2,4 milioni, facendo così nel doppio “appena” 590mila euro, a squadra peraltro, mentre un quarto di finale nel singolare valeva 415mila euro), sostanzialmente Invisibile a livello di cronaca mediatica. Eppure l’encefalogramma no piatto e, anche se i migliori in qualche modo continuano a snobbarlo, la defibrillazione Coppa Davisdove con la nuova formula il doppio è diventato di più pertinente e anche i grandi nomi ci giocano, in qualche modo aiuta. Così oggi, anche grazie a risultati di valore come le ultime finali di doppio maschile e femminile agli Open di Parigi, in Italia si è risvegliato tra gli appassionati un interesse che, in realtà, era per lo più confinato tornei di club. Eppure, a ben vedere, è proprio negli ultimi vent’anni che il tennis italiano ha dimostrato di avere tante coppie competitivo a livello di sbattere. Molti non lo sanno, proprio perché il doppio non è bello, ma negli ultimi quindici anni le coppie maschili e femminili totalmente italiane (a parte il doppio misto) hanno vinto sei tornei slam, perdendone altri sei in finale, mentre nel negli ultimi cinquanta tornei slam ne avevano vinto uno e perso due in finale, e – senza passare nell’immediato dopoguerra con Cucelli E Del Bello – parliamo degli anni Cinquanta e di una coppia leggendarioquello formato da Nicola Pietrangeli E Orlando Sirolache trionfò al Roland Garros nel 1959 dopo aver perso nella finale di Parigi nel 1955 e Wimbledon nel 1956.

Ebene: solo a livello slam, tra gli uomini nel 2015 Simone Bolelli E Fabio Fognini hanno ottenuto un successo memorabile agli Australian Open battendo i francesi in finale Herbert E Mahute sempre Bolelli, ma in coppia Andrea Vavassorinel 2024 arrivò in finale entrambi in Australia (dove i due persero contro il mitico doppio indiano Bopanna e l’australiano Ebden) che al Roland Garros, con la recente sconfitta contro lo spagnolo Arevalo e croato Pavic per 7-5, 6-3. Tra le donne è andata ancora meglio: sappiamo come è finita la sfida a Parigi Sara ErraniGelsomino Paolini contro GauffSiniakova (7 6, 6 3), ma la bolognese in doppio, con la storica compagna di squadra Simona Vinciha un curriculum davvero notevole: Roland Garros e US Open 2012, Australian Open 2013 e 2014, Wimbledon ancora nel 2014, successi a cui si aggiungono le finali del duo italiano agli Australian Open 2012 e al Roland Garros 2013 e 2014 Alle coppie tutte italiane, vanno aggiunte anche quelle con un solo giocatore italiano, anzi un giocatore italiano, e da qui la vittoria al Roland Garros nel . Mara Santangelocompagno dell’australiano Alicia Moliknel 2007 e quello di Flavia Pennettacon l’Argentina Gisela Dulkoagli Australian Open 2011, nonché le finali degli US Open 2005 (Pennetta con la russa Dementieva), del Roland Garros 2008 (Francesca Schiavone con l’australiano Casey Dellacqua) e gli US Open 2014 (sempre Pennetta, ma con gli svizzeri Martina Hingis).

Se a questo aggiungiamo che in testa c’erano anche Pennetta ed Errani classifica mondiale delle specialitàmentre Fognini e Bolelli sono arrivati ​​rispettivamente ai numeri 7 e 8, è opportuno sottolineare che il nostro doppio sta ancora facendo abbastanza bene, ma solo raramente riesce a intercettare il consenso generale di chi segue il tennis principalmente (o quasi esclusivamente) grazie agli atleti italiani. L’assenza dei giocatori più forti nel circuito dei singolari continua a incidere, l’età media specialisti anche: Bolelli ed Errani, per restare tra gli italiani, hanno 38 e 37 anni, il già citato indiano Bopanna ha compiuto 44 anni ed è quarto nel ranking ATP dietro al 38enne Granollers, al 39enne Zeballos e al 36enne Ebden, 39 anni, mentre il ranking WTA vede in testa il 39enne Su-Wei Hsieh. Tutti atleti che non sono bravissimi nei singoli notorietà e che, per i non addetti ai lavori, sostanzialmente lo sono sconosciuto. Il collo di bottiglia è qui, e allora l’unica possibilità diventa quella di alimentare il sostegno a livello di coppia nazionale, il che è però faticoso. Forse il Roland Garros è servito a qualcosa. Peccato che le sconfitte in finale abbiano fatto svanire subito la squadra l’hype.

 
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