“All’inizio non lo consideravo al mio livello e a quello di Nadal” – .

“All’inizio non lo consideravo al mio livello e a quello di Nadal” – .
“All’inizio non lo consideravo al mio livello e a quello di Nadal” – .

Meglio tardi che mai. Anche quando si tratta di rispetto, cosa Roger Federer verso entrambi hanno sempre nutrito Novak Djokovic. Anche se c’è stato un tempo in cui, per stessa ammissione dello svizzero, il rispetto che il serbo ha meritato in campo nel tempo non era affatto scontato. Per esempio all’inizio della sua carriera del primatista di settimane al vertice del ranking ATP (sono 428), quando nessuno gli dava troppo merito e soprattutto nessuno si sognava di collocarlo tra i due mostri sacri del tennis di primo assaggio del nuovo millennio , che si chiamava Roger Federer e Rafael Nadal.

Re Ruggero: “Nole aveva difetti tecnici, ma ci ha lavorato”

In un’intervista rilasciata a Telegrafo, lo svizzero ha spiegato di sentirsi in colpa non aver dato a Djokovic l’attenzione e il rispetto che avrebbe meritato nella prima parte della sua carriera. “Ricordo allora, quando Nole era praticamente agli inizi, anche se c’era molta pubblicità al riguardo Djokovic Non ero del tutto convinto di cosa potesse fare.

Lo dico senza giri di parole: Non credo di non aver dato a Novak il rispetto che meritava, e tutto questo a causa dei suoi difetti tecnici. Perché mi è sembrato così Novak aveva una presa di diritto davvero estrema e il suo rovescio non era così fluido come è diventato nel corso degli anni. Una volta corretto alcuni di questi aspetti ed è diventato un giocatore mostruoso, solo a quel punto ho capito quanto fosse grande”. Un’ammissione di colpa che ha finito per essere ascoltatae re Ruggero addirittura indebitato con quello che (numeri alla mano) si è rivelato un degnissimo successore nell’Olimpo dei grandi del tennis mondiale.

“Non volevamo un guastafeste tra me e Nadal”

Nell’intervista, Federer ha spiegato che c’è stato un tempo in cui anche lui lo ha lasciato trasparire un po’ di sana gelosia verso colui che strada facendo ne avrebbe rubato qualcuno dei suoi registrazioni più significative accumulato nel corso della tua carriera. “In quell’idea Nole non era all’altezza dei miei standard e di quelli di Nadal Penso che ci fosse anche un senso di frustrazione per il fatto che, divenuto forte in breve tempo, finì assumere il ruolo di guastafeste.

Quando Novak si è avvicinato a me e Rafa probabilmente molte persone pensavano che nNon c’era bisogno di avere un altro grande giocatore nel nostro universo, perché io e io eravamo già abbastanza Nadal. Chiaramente, però, ci sbagliavamo, e Djokovic è stato bravo a dimostrarlo in campo. E poi anche fuori lo ha dimostrato essere una persona molto gentileche tiene così tanto alla sua famiglia”.

Parole che ancora oggi fanno onore Federer, che nell’immaginario collettivo viene visto come l’antitesi di ciò che è stato Nadal, con il quale ha dato vita ad una delle rivalità più belle del mondo dello sport. Con Djokovic tuttavia il confronto era altrettanto emozionante, anche se la gente amava di più l’uno con l’altro Ruggero e Rafa: con Nole il bilancio è 27-23 a favore del serbo, in un arco di tempo che dura complessivamente 15 anni.

 
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