«Sii felice e hai già vinto». – .

«Sii felice e hai già vinto». – .
«Sii felice e hai già vinto». – .

SESTO PUSTERIA – «Sii felice e hai già vinto». Jannik Sinner saluta 500 bambini il giorno del ritorno a casa. Il numero 1 del mondo si trasforma in showman: selfie, aneddoti e battute. «In queste strade da bambino suonavo i campanelli e scappavo». Scherza con il presidente della federazione tennis e padel, Angelo Binaghi: «ha detto tutto, peccato non in tedesco». Si apre il portone del municipio, per fortuna nessuna carrozza, c’è la banda musicale in costume. «Ripenso a quando lasciai Sesto, una scelta difficile. Ho lasciato la mia famiglia e i miei amici, ma quelli veri sono sempre rimasti nel mio cuore”. Piove ma Sinner gioca il suo colpo preferito: tiene l’ombrello sopra le teste del sindaco Thomas Summerer e del presidente della Provincia Arno Kompatscher. Come con la raccattapalle a Indian Wells.
Secondo set a «Sport Sesto», dove ha iniziato a suonare. Acclamato dai giovani tennisti, abbraccia i suoi primi allenatori: Andreas Schoenegger e Heribert Mayr che rivela: «Aveva tre anni e dieci mesi, bravo ma non pensavo diventasse il numero uno». Alle 17 partenza per il rientro a Monte Carlo. Lo attende nei prossimi giorni l’ATP 500 di Halle, in Germania. Wimbledon è alle porte: «Inizia una parte importante della stagione, l’erba è sempre corta ma con tanti punti».

12 giugno 2024

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