“In casa Juventus è iniziato un processo di grande cambiamento ma la disponibilità non è illimitata” – .

“In casa Juventus è iniziato un processo di grande cambiamento ma la disponibilità non è illimitata” – .
“In casa Juventus è iniziato un processo di grande cambiamento ma la disponibilità non è illimitata” – .

Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale, Xavier Jacobelli è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio. Queste le sue parole:

In Nazionale?
“Come tutte le amichevoli preparatorie all’Europeo, hanno fornito indicazioni preziose a Spalletti, soprattutto quella contro la Bosnia per capire l’importanza di Scammacca per il futuro. È chiaro che questa squadra è in forma al 70%. Il lavoro è stato fatto per raggiungere al meglio la concorrenza. Il fatto di arrivare da sfavoriti aiuta sicuramente perché è una condizione che ci ha sempre avvantaggiato”.

Che spirito è necessario?
“Serve lo stesso spirito delle Nazionali giovanili che hanno fatto molto bene. Non è vero che non abbiamo talenti. Lo dimostrano i grandi successi degli U21 o degli U17. Il problema è che i ragazzi nei locali si ritrovano bloccati per mancanza di coraggio”.

Spalletti ha parlato molto bene della scelta di Calafiori di andare in Svizzera a fare esperienza due anni fa, è d’accordo?
“Calafiori ha dimostrato non solo coraggio ma anche grande coraggio andando in Svizzera. Sappiamo anche quanto fosse grave l’infortunio che lo colpì da ragazzo. Possiamo parlare anche di Vicario, che è stato il miglior portiere della Premier League. Credo che le riflessioni di Spalletti siano notevoli, anche perché parliamo di calcio globalizzato. Chi sceglie di andare all’estero ha l’opportunità di ritornare più maturo e più forte dall’esperienza all’estero”.

Su cosa sta succedendo in casa Juventus e Douglas Luiz?
“Siamo all’inizio di un processo di grande cambiamento. Sappiamo benissimo che non c’è certezza finché non viene depositato il contratto. C’è da dire però che con l’accordo raggiunto siamo positivi per l’arrivo di un centrocampista con caratteristiche che mancavano da tre anni. Giuntoli sta riuscendo subito a portare a termine operazioni che rispettino il dualismo molto complicato che vivono i bianconeri: rafforzare la squadra ma migliorare il bilancio”.

Sul mercato della Juventus?
“Faremo le valutazioni una volta concluse le operazioni di mercato. Questo è un mercato particolare perché sarà influenzato dall’Europeo, il che ci porterà a parlare di giocatori che al momento non conosciamo. Le disponibilità della Juventus non sono illimitate e credo che anche Motta possa accettare un trasferimento molto importante. Dobbiamo anche ricordare, come ha dimostrato il PSG, che non vince chi spende di più”.

Sulle parole di Sarri?
“È stato l’ultimo allenatore a portare lo scudetto alla Juventus. Quanto allo scudetto perso in albergo, solo i protagonisti sanno come è stato vissuto. Mi dispiace solo che rischi di non avere una panchina in Italia perché per me è un grande allenatore. In questo momento sono più propenso a interpretare tutta questa storia come un modo per mettere i puntini sulle i”.

Conte-Napoli?
“Conte è un ottimo professionista. C’è anche da dire che al suo posto chi avrebbe rifiutato l’offerta di De Laurentiis. Ha un compito molto importante, dimostrato anche dal grande entusiasmo che ha suscitato il suo arrivo”.

Baroni-Lazio?
“Due allenatori che si dimettono in 80 giorni non sono la consacrazione di felici scelte tecniche e societarie. Dobbiamo riconoscere a Tudor la grande coerenza che lo contraddistingue perché si è dimesso quando ha capito che non sarebbe stato ascoltato. Questo, tuttavia, è il passato. Questo è Baroni che è un gentiluomo tecnico e va assolutamente sostenuto”.

 
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