Per le prossime tre stagioni il mandato è chiaro: nessuna partita di Champions League, Europa League e Conference League organizzata da Sky verrà trasmessa in chiaro.
Vuol dire che le 185 partite di Champions League sulle 203 complessive (le altre sono le migliori partite del mercoledì, trasmesse da Amazon) rimarranno esclusive per gli utenti abbonati a Sky o Now, secondo quanto verificato da DDAY.it. Considerando anche Europa League e Conference League, il totale sale a 527 partite.
Resta, naturalmente, l’eccezione nel caso di semifinale o finale di queste competizioni a cui partecipi una squadra italiana: per legge, visto il valore dei contenuti, devono essere trasmesse anche in chiaro.
Una decisione molto chiara da parte di Sky, che va nella direzione di potenziare l’offerta per gli abbonati. La logica della scelta è chiara: aumentare i ricavi, consolidare gli abbonati esistenti e attrarre nuovi clienti.
Per molti, infatti, le partite trasmesse in chiaro erano più che sufficienti per seguire la competizione. In questo modo, però, Sky mette in risalto strategicamente i suoi contenuti sportivi più accattivanti per gli appassionati di calcio.
Sky ha acquisito lo scorso anno i diritti delle tre competizioni europee, concentrandosi soprattutto sulla Champions League che avrà un nuovo format dalla prossima stagione.
Il torneo internazionale durerà undici mesi, ci saranno molte più partite (il 47% in più rispetto alle edizioni precedenti) e alla fase finale parteciperanno 36 squadre invece di 32.
Chi vorrà seguire l’intera Champions League, quindi, dovrà avere soltanto due abbonamenti: uno a Sky o Now e uno a Prime Video.
Mediaset esce, vista la scadenza dei precedenti diritti con la conclusione dell’ultima stagione calcistica europea.
