«Alle Olimpiadi di Parigi sarà tutta un’altra storia» – .

«Alle Olimpiadi di Parigi sarà tutta un’altra storia» – .
«Alle Olimpiadi di Parigi sarà tutta un’altra storia» – .

Erano destinati i Campionati Europei di atletica leggera Italia non solo una competizione in cui vincere tonnellate di medaglie (per ora 20, di cui 10 gold), ma anche per testare le proprie forze in vista dell’evento più importante dell’anno, ovvero il Olimpiadi Parigi. Antonio TorreDirettore tecnico della Fidal, ha parlato proprio di questo in conferenza stampa.

Europei di atletica, Sibilio: «Alle Olimpiadi posso scendere sotto i 47 secondi»

«Mantenuto lo stesso spirito della Coppa dei Campioni del 2023»

«Siamo felici di aver dato tanto da lavorare ai giornalisti – sorride – Ciò che più conta è che dopo lo straordinario successo della Coppa dei Campioni dello scorso anno, abbiamo mantenuto la stesso spirito. Dei nostri 113 atleti, il 50% è arrivato in finale”. Una cifra impressionante, soprattutto perché a vincere non sono stati solo i protagonisti di Tokyo, ma anche i “nuova ondata” di giovani di cui La Torre aveva parlato per la prima volta durante i Mondiali Indoor di Glasgow: «Per citarne uno su tutti, Lorenzo Simonelli, oro nei 110 h: realizzare 13.05 è davvero importante, soprattutto perché Lollo lo ha generato in poco tempo. Inutile parlare di altri giovani fortissimi come Mattia Furlani (argento nel salto in lungo, ndr) e Luca Luogo (finalista dei 400 metri, ndr)”. La nazionale conta una ventina di ragazzi che saranno all’apice della loro carriera alle Olimpiadi Brisbanenel 2032: «Ne abbiamo bisogno visione per continuare a vincere – prosegue La Torre, che poi elogia lo spirito di squadra – Tutti vengono a tifare per i propri compagni, e puntano ad alzare sempre più l’asticella per prendere il loro posto”.

«Alle Olimpiadi di Parigi non vinceremo 20 medaglie»

La generazione di Roma 2024 servirà a portare più persone nell’atletica, a formare più tecnici e, in definitiva, a arricchire ulteriormente il movimento tricolore. Da lunedì prossimo però tutto si azzererà, e il senso di sazietà dovrà scomparire. La Torre si fa serio e avverte: «A Parigi sarà un altro sport, un’altra storia, e dobbiamo evitare di disperdere questo patrimonio. Non vinceremo 20 medaglie a queste Olimpiadi, dovremo solo aspettare Prove Gli americani la prossima settimana ci aiuteranno a concentrarci di nuovo”. Servirà, per usare un termine della letteratura sudamericana tanto caro al direttore tecnico, “realismo magico“. I protagonisti italiani faranno di tutto per farsi trovare pronti, l’importante è restare attivi da qui all’inizio dei Giochi: «Non si può pensare di stare un mese senza gareggiare; per citare un nome su tutti, questa discussione vale per Jacobs, ma anche per gli altri. Da lui Mi aspetto moltopoiché mi aspetto tanto da Filippo Tortu: Mi ha dato la sensazione di poter scendere meno di 20 secondi».

 
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