L’Italia apre la sua casa in Germania ma “perde” la sua via di mezzo – .

L’Italia apre la sua casa in Germania ma “perde” la sua via di mezzo – .
L’Italia apre la sua casa in Germania ma “perde” la sua via di mezzo – .

L’Oscar degli applausi dei quattromila tifosi accorsi per assistere al primo allenamento degli Azzurri all’Hemberg-Stadion di Iserlohn va a Gigi Buffon, oggi capodelegazione nazionale e non più giocatore. Resta il più riconosciuto, essendo il giocatore con più presenze e uno dei simboli di quella squadra che costruì il Mondiale a un’ora da qui, nel 2006. «Quando vincemmo lo scudetto era come giocare in casa e adesso è sarà lo stesso», ha detto Gigi al taglio del nastro a Casa Azzurri alla presenza del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. «La Nazionale è un modello per i giovani, speriamo che dal calcio possano arrivare le gioie come dal tennis e dall’atletica, l’amore dei tifosi è un bellissimo messaggio per gli Azzurri», ha detto Tajani che ha ricordato Vialli e Riva.

Le canzoni dell’italiano naturalizzato tedesco Giovanni Zarrella, una stella da queste parti e una breve carriera da calciatore nelle giovanili della Roma (“Mi piace Chiesa tra gli Azzurri, vorrei che vestisse i giallorossi…”) sono l’antipasto del primo allenamento sul suolo tedesco. La squadra di Spalletti fa un giro in campo sia all’inizio che alla fine dell’allenamento, con capitan Donnarumma che si ferma in un settore per autografi e foto ricordo.

Ma è il centrocampo il reparto che desta più preoccupazione tra i giocatori fuori forma e infortunati. Un reparto la cui emergenza era già iniziata con la squalifica di Tonali, che ora prosegue con la condizione non al top di Jorginho e quell’affaticamento muscolare al retto femorale che tiene fuori dai giochi Nicolò Barella. Poi ieri c’è stato lo stop anche per Fagioli e Frattesi.

Il giocatore dell’Inter, sostenuto dal rinnovo di contratto fino al 2029 (“contento di aver chiuso l’iter prima dell’inizio dell’Europeo”), ha svolto un lavoro differenziato sul campo piccolo dove ha iniziato una serie di esercizi con la palla con intensità moderata e con qualche sussulto. Manca però sempre meno la sfida di sabato contro l’Albania: gli allenamenti di oggi e domani saranno decisivi per capire se potrà recuperare al 100% ed essere tra i titolari.

Per Nicolò Fagioli solo allenamento dopo la partita di domenica contro la Bosnia, nella quale è stato schierato al fianco di Jorginho in mezzo al campo. Davide Frattesi aveva invece svolto il riscaldamento con i compagni: qualche long run, qualche sprint breve. Poi si è avvicinato a Spalletti e ci ha parlato qualche secondo. Così, quando la squadra si è spostata nell’altra metà campo per svolgere esercizi con la palla (due squadre schierate, una con il 3-4-2-1, l’altra con il 4-4-2) il giocatore dell’Inter è tornato negli spogliatoi. Uno stop precauzionale, probabilmente, oggi se ne saprà di più. Anzi, un problema visto il gol segnato domenica e l’ottimo stato di forma.

Le scelte in mezzo al campo cominciano a scarseggiare, ma Spalletti ha Cristante, che ha il “corpo” per i duelli aerei, e Pellegrini come carte di riserva. L’allenatore non si perde d’animo, mantiene il sorriso e valuta ogni alternativa.

 
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