A poche ore dalla gara 3 per il titolo tra Dallas e Boston, una notizia scuote il mondo NBA: Jerry West è morto all’età di 86 anni. Solo il soprannome – “Sig. Logo” – per capire la centralità del campione, in campo e alla scrivania, chi si dice che abbia ispirato la silhouette con la sua eleganza dei movimenti che ancora oggi rappresenta il campionato di basket più famoso al mondo. Jerry West è stato innanzitutto un giocatore dei Los Angeles Lakers: 14 volte All-Star ma solo una volta campione NBA (nel 1972) e una volta MVP delle finalima in un anno diverso (il 1969), l’unica volta nella sua storia che la lega ha assegnato il premio MVP delle finali a un giocatore di una squadra perdente. Ha guidato la NBA in punti (nel 1970, con 31,2 a sera) e per l’assistenza (nel 1972, con una media di 9,7), era ovviamente compreso nel I primi 50 e nel Primi 75 della lega e la sua maglia numero 44 viene ritirata dai Lakersmentre il suo nome ovviamente è nelle cronache da tempo gruppo di personaggi famosi. In campo vinse meno di quanto meritasse – era il decennio della dinastia Celtics di Cousy e Russell – ma la sua carriera finì (dopo il passaggio in panchina) lui è dietro la scrivania, come direttore generale, che ha ripreso tutti i successi che gli erano sfuggiti in campo. In queste forme – più tardi avendo scelto, tra gli altri, Kobe Bryant e ha progettato il commercio per portare Shaquille O’Neal in giallo e viola – vinto 6 titoli NBA con i Los Angeles Lakers (è stato l’artefice del team Magic e Kareem, quello di Showtime, ma ha anche vinto un anello nel 2000) e altri due ai Golden State Warriors.
Nel 1995, sempre ai Lakers, gli viene conferito il titolo di miglior dirigente NBA, onore che ripete poi quando guida i Memphis Grizzlies nel 2004. E poi ci sono i Trionfo olimpico, sempre da giocatore, con la medaglia d’oro nel 1960 a Roma. Oltre ad essere “Mr. Logo”, Jerry West aveva un altro soprannome, “Sig. Frizione”, perché i Lakers gli hanno sempre affidato il tiro decisivo, sicuri che non lo sbagliasse. Caratteristica in comune – a un certo punto della carriera anche indossando la stessa maglia – con LeBron James, l’ultimo dei grandi superstar gialloviola, che è stato tra i primi a commentare la scomparsa di Jerry West sui social. “Mi mancheranno tantissimo le nostre chiacchierate, il mio più caro amico. Le mie preghiere e i miei pensieri vanno alla tua bellissima famiglia. Ti amerò per sempre, Jerry. Ora riposa in paradiso, amico”