Autore di una stagione finora solida e probabilmente ben al di sopra delle sue aspettative Nicolò Bulega è arrivato a Misano carico di energia ed infatti, nonostante qualche perplessità nelle prove libere 1, ha concluso il pomeriggio con il tempo di 1’33″511 valido per la prima posizionema non abbastanza per battere l’1″33″448 di Toprak Razgatlioglu del mattino.
“Nella prima sessione non ho avuto buone sensazioni sulla moto, soprattutto in frenata ho avvertito dei movimenti sull’anteriore, quindi ci siamo messi al lavoro e penso che abbiamo trovato una soluzione perché nel pomeriggio mi sono sentito più a mio agio. In particolare ho notato un passo in avanti per quanto riguarda l’anteriore e questo mi ha permesso di guidare meglio e di avvicinarmi alla BMW. So però che gli altri non staranno fermi, quindi dovremmo rimboccarci le maniche. Detto ciò nel complesso sono soddisfatto, anche se non ancora al 100%. A Barcellona mi sentivo più in forma”, la sua analisi.
Alla domanda se l’essersi dimostrato così competitivo al debutto nella serie lo stia mettendo sotto pressione, l’italiano ha ribadito quello che per lui è ormai un mantra. “Verrai avvisato se i risultati sono negativinon quando lotti per la vittoria, quindi in questo momento non me la sento”.
A tifare per lui nel box Ducati c’era anche il pilota della Rossa della MotoGP Enea Bastianini. “Ho bisogno di sostegno perché gli avversari hanno la palla. Un piccolo supporto tornerà utile“.
Sulla pista romagnola l’emiliano aveva girato come Bagnaia su una Panigale V4 di serie. “Lui aveva girato in 1’35”1, io in 1’35”8. Ero più lento, ma Pecco è un campione e riesce a tirare fuori il 120%. Non so che gomme avesse, ho messo le Pirelli. In generale la moto, pur essendo una moto stradale, ti permette di spingere e di ottenere ottimi tempi”.
