Pallavolo, Ambra Cavallini: parla Ambra Donati. Parola del capitano: “Orgoglio e sacrifici”

Pallavolo, Ambra Cavallini: parla Ambra Donati. Parola del capitano: “Orgoglio e sacrifici”
Pallavolo, Ambra Cavallini: parla Ambra Donati. Parola del capitano: “Orgoglio e sacrifici”

Capitano di nome e di fatto. Ambra Donati è la giocatrice simbolo dell’Ambra Cavallini Pontedera e il suo nome coincide con quello del “main sponsor”. Un legame perfetto, speciale e lei è la prima conferma ufficiale della rosa per la prossima stagione. Da sempre schiacciatrice della società biancoblù, da anni indossa con orgoglio e responsabilità la fascia di capitano. “Per me è un onore essere il capitano della mia città – dice l’atleta nato e cresciuto sportivamente a Pontedera ad eccezione di una breve parentesi a San Miniato – per me Pontedera significa casa. Pratico pallavolo da quando sono piccola e tutta la mia futura carriera sarà sempre qui finché non sarò costretto ad appendere le ginocchiere al chiodo. Fino ad allora onorerò la maglia che indosso rappresentando con orgoglio la mia città”.

Figlia del presidente della società sportiva Fabio Donati insieme cercano di non parlare di pallavolo fuori dalla palestra” ma inevitabilmente succede. Fortunatamente è un confronto costruttivo e stimolante”. Atleta precoce, classe 1997, Ambra era già in Serie C a 14 anni nel club di Pontedere, diventandone il giocatore più rappresentativo. Quattro allenamenti a settimana più partite e trasferte nei fine settimana, Ambra si divide tra il lavoro da dipendente e la pallavolo. “Pochissimo tempo libero, ma va bene così, è tutto guidato dalla passione. Non riesco a immaginarmi lontano dalla palestra, dallo spogliatoio”.

Con il suo movimento è “tutto si può fare” lei è la leader che si è fatta carico di tanti temi scottanti; Punti importanti che ci hanno permesso di vincere alcune partite fondamentali per garantire la salvezza alla sua confermata squadra, per il secondo anno consecutivo nel campionato di B1. “L’obiettivo per la prossima stagione è non porsi limiti, fare ancora meglio e arrivare più presto alla salvezza e perché no, toglierci delle belle soddisfazioni dimostrando tutto il nostro valore”.

 
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