Partiamo subito con l’ammettere che le situazioni più interessanti si vedono nella metà campo serba, grazie ad una difesa a muro a tratti spettacolare, in gran parte diretto da Rada Perovic (classe 2001) e i colpi offensivi dello schiacciatore mancino Vanja Ivanovic (2004), quest’ultimo autore di 15 punti. Se si svolgesse un incontro di boxe, i giudici potrebbero assegnare solo la vittoria ai punti alla Serbia; Nazionale che gioca senza alcun timore, schierando a roster molto giovane ma altrettanto talentuoso. Applausi scroscianti per la squadra allenata da Saim Pakkan, vice di Giovanni Guidetti sia in questa Nazionale che in VakifBank, ma anche tanti demeriti per l’Italvolley. Già scritto dei troppi errori commessi, soprattutto con Ekaterina Antropova che oggi non riesco a trovare il ritmo né in attacco (16% di efficienza dopo tre set) né al servizio (6 errori contro 0 ace), poi bisognerà analizzare altro. Come il qualità in difesa e in ricezione. A tratti ottimale, soprattutto in questo momento Giovannini sale in sedia (4° set) e De Gennaro riesce a rimediare a tutti gli errori degli altri, ma a volte è troppo carente. Monica è poi così stremata dallo straordinario risultato che, nella finale del terzo set, sbaglia addirittura tre ricezioni di fila sul battute di Milica Vidacic, il secondo opposto serbo: una rarità estrema per una giocatrice come lei, che da anni è il miglior libero del mondo. Per non parlare del contributo di pareteSpesso inesistente.
