La storia di Sztuka, cacciato da Marko e dalla Red Bull dopo soli 7 mesi – News – .

La storia di Sztuka, cacciato da Marko e dalla Red Bull dopo soli 7 mesi – News – .
La storia di Sztuka, cacciato da Marko e dalla Red Bull dopo soli 7 mesi – News – .

Red Bull Junior Team: vieni, vedi, vieni

Kacper Sztukaha compiuto 18 anni lo scorso gennaio, dopo essersi unito al programma giovanile della Red Bull nel novembre 2023, ci si aspettava che facesse il suo debutto in Formula 3 con il team MP Motorsport.
Il giovane polacco era stato scelto grazie ad un curriculum di tutto rispetto, che aveva in vittoria nella F4 italiana con 9 vittorie, 9 pole position e 12 podi e successi nella Formula Winter Series.

Qualcosa però non è andato per il verso giusto, sia nella sua esperienza in F.3 che nei rapporti con il Red Bull Junior Team, e i risultati nei primi quattro fine settimana del 2024 sono stati ben al di sotto delle aspettative.
In Bahrain Sztuka si è classificato 20° nello Sprint e 28° nel Feature, in Australia 16° nello Sprint e 18° nel Feature, a Imola 5° nello Sprint e 15° nel Feature, a Montecarlo un ritiro nello Sprint e 11° nel le caratteristiche. Troppo poco per la Red Bull.

L’addio

Per comunicare la decisione del Red Bull Junior Team escluderlo dopo soli 7 mesi era Sztuka stesso: “Nelle ultime settimane è stato rescisso il mio contratto con il programma giovanile della Red Bull, su loro iniziativa. I miei progressi sono stati valutati positivamente dalle persone con cui ho lavorato”ha sottolineato il polacco, prima di assicurare che proseguirà la stagione di F3 con MP Motorsport.

La mano di Marco

I media polacchi ne hanno subito parlato decisione diretta di Helmut Marko. Lo scorso fine aprile, il responsabile del programma giovanile della Red Bull si era infatti espresso in termini poco lusinghieri sia nei confronti di Sztuka che del suo entourage Parco Chiuso: “Non mi aspettavo un inizio così brutto. Aveva vinto la F4 con stile, ma la sua partenza è stato davvero lento. E ha confermato la lentezza anche nei tre giorni di test di Barcellona. Basti paragonarlo a Lindblad, anche lui all’esordio, che è più giovane e ha meno esperienza. Non abbiamo un periodo di studio. Se dovessimo seguire la filosofia del padre di Kacper, lui dovrebbe trascorrere tre anni in F3 e poi cinque o otto anni in F2. Di questo passo non sarebbe arrivato in F1 prima dei 40 anni! Quando parli con il padre lui ha sempre qualche scusa pronta, vive in un mondo lontano dalla realtà. È un brav’uomo, ma è sempre pronto a giustificarlo. Ciò che conta è la sua velocità e la capacità di sfruttare le occasioni”.
Dopo 7 mesi, l’ultima parola. Nel Red Bull Junior Team non c’è spazio per l’apprendistato.

 
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