Parigi 2024, tutti avanti | Vanity Fair Italia – .

Lo sport che diventa mezzo di riscatto e inclusione. Abbiamo scelto di dedicare una copertina agli atleti olimpici e paralimpici che parteciperanno alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi 2024 perché attraverso lo sport possiamo superare i nostri limiti e affermarci. Raccontandovi le storie di questi talenti, vogliamo raccontarvi come lo sport sia mezzo di crescita e rinascita personale, ma anche di affermazione di sé e dei propri diritti.

Lui può dirtelo Ambra Sabatini che, a soli diciassette anni, si è vista amputare la gamba sinistra sopra il ginocchioe mentre era ancora dolorante nel suo letto d’ospedale a Firenze pensava a una sola cosa: rialzarsi e correre di nuovo.

Lui può parlartene Irma Testa, nata in uno dei quartieri più difficili di Torre Annunziata, per i quali la boxe è diventata sinonimo di salvezza e di vita diversa, oltre che mezzo per potersi affermare la sua omosessualità a testa alta senza aver paura di essere giudicati o discriminati.

Lo conferma Zaynab Dosso arrivato in Italia dalla Costa d’Avorio quando aveva dieci anni per raggiungere i suoi genitori. Grazie ad un insegnante di educazione fisica ha scoperto l’atletica. Da ragazza correva più veloce dei ragazzi e vuole parità di trattamento economico e visibilità per le atlete.

Poi eccoli lì Tommaso Marini, schermidore di 24 anni che aveva pensato di smettere, ma poi ha voluto dargli un’ultima possibilità. Ed è andata bene.

Tommaso Marino

Eleonora De Paolis che faceva il saltatore con l’asta finché, all’età di 25 anni, a causa di un incidente stradale finì su una sedia a rotelle. «La mia famiglia ha visto tutta la mia rabbia e devo dire loro grazie». Per quattro anni ha praticato canottaggio paralimpico e, a Rio 2016, si è innamorata della canoa che per lei è libertà.

Eleonora De Paolis

Ma anche Anna Barbaro e Charlotte Bonin. Charlotte ha praticato sport per tutta la vita, gareggiando in due Olimpiadi. Anna Barbaro studia musica e ingegneria e scopre l’attività sportiva dopo una malattia che le tolse la vista. Il primo proviene dalla Valle d’Aosta, il secondo dalla Calabria. Il triathlon – nuoto, ciclismo e corsa – li ha uniti indissolubilmente.

Charlotte Bonin e Anna Barbaro

Charlotte Bonin e Anna Barbaro

E quanto può insegnarci la storia di Simone Barlaam? Ventitre anni, campionessa di nuoto paralimpico “In acqua mi sono sempre sentita più leggera, più aggraziata, ho imparato a stare a galla prima di imparare a camminare”. Ha un ottimo rapporto con la sua “gambetta”: “Mi ha reso quello che sono. Lei è la mia parte più debole, ma anche la più forte».

Simone Barlaam

Oppure Nicola Bartolini e Alessandra Chillemi? Il primo, Campione del mondo 2021 di esercizi a terra, 28 anni, il più anziano della squadra, trascorre otto ore al giorno in palestra, sei giorni alla settimana, per inseguire il suo sogno.

Nicola Bartolini Olimpiadi 2024 ginnastica artistica

Nicola Bartolini

Foto Toiletpaper – Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari

Il secondo, La campionessa italiana di break (la break dance è per la prima volta disciplina olimpica) non sa ancora se arriverà a Parigi. Si è fatta strada in un ambiente maschile e sogna di rappresentare l’Italia nell’evento più importante.

Break dance Olimpiadi 2024 di Alessandra Chillemi

Alessandra Chillemi

Foto Toiletpaper – Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari

Le storie di questi atleti sono un simbolo e un esempio per tutti coloro che lottano ogni giorno contro ostacoli, discriminazioni, ingiustizie e diritti negati per affermare se stessi e la propria identità.

Parigi 2024 tutti avanti

Perché siamo tutti diversi nei nostri lavori, nei nostri limiti, nelle nostre lotte, ma tutti uguali nella necessità di vedere riconosciuta la nostra unicità.

Servizio di Daniela Narducci e Daniela Ravaglia.

Trucco Giulia Luciani, assistente Jasmine Franciosi @Simonebelliagency. Preparazione di Lorenzo Zavatta per Wemakeup.it. Capelli Emanuele Vona utilizzando Alfaparf Milano Professional, assistente Francesco Termine @Etoile Management. Scenografo Riccardo Fabiano @Nero Studio e Michela Natella. Produttore sul set per la produzione. Grazie al team di Toiletpaper: Adriano Trentacosti, Micol Tanche, Antonio Colomboni, Stefania Biliato e Lisa Colombo.

Ringraziamo CONI e CIP per la collaborazione.

 
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