“Se dopo Spalletti e Giuntoli anche i migliori vogliono andare via, il Napoli ha un problema” – .

“Se dopo Spalletti e Giuntoli anche i migliori vogliono andare via, il Napoli ha un problema” – .
“Se dopo Spalletti e Giuntoli anche i migliori vogliono andare via, il Napoli ha un problema” – .

Nel corso dell’appuntamento odierno con L’Editoriale è intervenuto sulle frequenze di TMW Radio Paolo De Paola. Queste le sue parole:

Cosa lascia la prima prestazione della Nazionale agli Europei?
“Va fatta una premessa, i due argomenti nazionali e quello napoletano hanno affinità sulla preclusione mentale di chi ha una percezione e non accetta la realtà. Se qualcuno ce l’ha con Spalletti per mille motivi preconcetti, non può non aver capito che questa è la prima Nazionale che gioca a calcio ormai da diversi anni. Ho letto anche colleghi che criticano la Nazionale e il modo di parlare di Spalletti. È in prima linea anche nel modo in cui si parla di lui, alla stucchevole domanda su chi fosse il migliore si parla del collettivo. Contro l’Albania ha rischiato, ma solo nel primo e all’ultimo minuto. Per il resto ha dominato. Il gioco di Spalletti porta all’efficacia, a fine partita era furioso perché la partita era diventata noiosa. Il gioco di Spalletti non è una tirata per passare il tempo, ma una continua ricerca di profondità e questo non è stato fatto con continuità. Ha ragione quando dice che non l’abbiamo chiuso. Abbiamo mai visto una Nazionale suonare come un’orchestra? Il primo tempo è stato bellissimo. Poi parliamo dell’Albania che è povera, abbiamo subito sconfitte dalla Macedonia del Nord e dalla Svezia. Finalmente abbiamo un allenatore che fa giocare la Nazionale come una squadra. Ti dirò di più, dopo queste partite mi sono piaciute Germania e Italia, meno Spagna e ancor meno Inghilterra che parte da sfavorita. La Serbia è stata dignitosa in campo e l’Inghilterra non ha mai avuto la meglio nel secondo tempo. Giustificata la rabbia di Spalletti a fine gara, che non può rischiare di perdere due punti in una partita dominata. Un rischio che nasce da una sciocchezza di Calafiori che fino a quel momento era stato impeccabile. Questa Nazionale è lontana anni luce da quelle degli ultimi anni in positivo”.

Come hai visto la Croazia e la Spagna?
“La Croazia è stata sicuramente una delusione, la Spagna mi è piaciuta ma ha dei difetti. Se lo affronti a livello di gioco presenta alcune incertezze soprattutto in fase difensiva. Ha nel Dna quel possesso palla sterile che però ha portato a risultati contro la Croazia, ma si sono viste azioni isolate. Voglio rivederla contro l’Italia, queste due vittorie di Italia e Spagna mettono le squadre nelle condizioni di accettare un pareggio che permetterebbe il passaggio del turno a entrambe”.

Quali sentimenti provi dopo le parole dell’ufficiale di Kvaratskhelia?
“Non dobbiamo vedere nulla, dobbiamo parlare dei fatti. Il fatto è che Conte è andato al Napoli e che Milan e Juventus non hanno mai cercato un profilo come quello di Conte per nuove dinamiche societarie. Conte deve cercare di creare attorno a sé un centro attrattivo sia per i giocatori che devono arrivare, ma anche e soprattutto per quelli che devono restare. I casi Di Lorenzo e Kvaratskhelia sono due casi che rappresentano due punti di attrito rispetto alle richieste dell’arrivo di Conte, che aveva definito incedibili. Di Lorenzo e Kvara. Dover fare a meno di due giocatori così sarebbe già un fatto molto importante. Evidentemente quello che è successo l’anno scorso a Napoli è stato clamoroso, non puoi pretendere di montare e smontare un giocattolo come preferisci. Se non ti senti bene sul posto di lavoro e vuoi andartene, c’è ovviamente un problema di relazione. Giuntoli va via, vuole andare via l’allenatore, vuole andare via il capitano e adesso anche uno dei giocatori più importanti del Napoli. Dobbiamo porci delle domande. Nel Napoli si sono verificati disastri troppo grandi per essere riparati. Dovremo ricostruire dai pezzi attorno alla figura di Conte e tutti dovranno lavorare insieme per risolvere i tanti problemi che ci sono in questo momento”.

 
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