il rimbalzo è tornato con il pacchetto Spagna – .

La seconda qualifica del GP d’Austria, la più importante del fine settimana in quanto ha stabilito l’ordine di partenza della Main Race, ha confermato quanto Max Verstappen e la sua RB20 sembrano imbattibili sul circuito di Spielberg. Il tre volte campione del mondo, con un tempo (1:04.314) oltre tre decimi e mezzo migliore di quello fatto registrare il giorno prima nella Sprint Qualifyingha conquistato la pole battendo 4 decimi al primo degli inseguitoriil solito Lando Norris, e 5 decimi alla prima Mercedes (Russell) e alla prima Ferrari (Sainz).

Ferrari: SF-24 si avvicina alla McLaren ma le qualifiche restano deludenti

Dopo una prima qualifica austriaca negativa e una gara Sprint conclusa solo al quinto e settimo posto da Sainz e Leclerc, il team italiano ha provato ad apportare importanti modifiche all’assetto di entrambi gli SF-24prendendo anche due direzioni abbastanza diverse per riuscire a raccogliere quanti più dati possibili durante la gara della domenica. I tempi delle qualifiche parlano di una vettura italiana più vicina alla McLaren (solo 1 decimo contro i 3 decimi e mezzo delle Sprint Qualifying) ma staccata di un decimo in più dalla Red Bull di Max Verstappen.

Nonostante le temperature dell’asfalto fossero leggermente più alte oggi, a fronte dei problemi intrinseci del progetto Ferrari 2024, un po’ meno per la Mclaren, saltellando ha limitato di nuovo l’SF-24. Carlos Sainz ha preso ben 4 decimi tra la curva 6 e il traguardocioè in meno di 2 km di pista, suddivisi in un decimo e mezzo alla curva 7, un altro decimo alla curva 9 e mezzo decimo all’ultima curva. “Purtroppo non siamo bravi nelle curve ad alta velocità e allo stesso tempo rimbalziamo, il che rende la nostra performance in quel tipo di curva è esageratamente lenta” – ha affermato lo spagnolo in una lucida analisi dopo le qualifiche.

Sainz conferma: il salto è un problema introdotto dal pacchetto Spagna

I due pacchetti di aggiornamento che la Ferrari ha portato in pista tra Imola e Montmelo avevano lo scopo di garantire una fare un passo avanti di circa mezzo secondotuttavia, come detto in precedenza, l’ultimo pacchetto (non quello presentato a Imola) non ha dato i risultati attesi dai tecnici della scuderia di Maranello, tanto che manca ancora un decimo e mezzo per vederlo in pista, praticamente quasi l’intero valore delle novità spagnole (al Montmelò valevano 0,18 secondi). Cosa che lo stesso Sainz ha confermato: Le nuove funzionalità funzionano in tutte le aree in cui non abbiamo la possibilità di saltareil problema è che ciò che guadagniamo in quei punti, lo perdiamo in altri a causa del rimbalzo”. Il carico alle basse velocità è stato aumentatocon l’SF-24 che è quindi migliorato in una delle aree più carenti della prima parte di stagione nonché uno degli obiettivi del secondo pacchetto stagionale, ma che ora sta pagando a caro prezzo l’introduzione dell’hopping attraverso il nuovo fondo.

«Questo non è l’ideale, ma la squadra sta spingendo forte per cercare di capire e risolvere il problema, così da poter tornare più forti a Silverstone ha aggiunto il pilota madrileno. Per ora abbiamo lavorato soprattutto sull’assetto che, sia in Spagna che in Austria, non ha eliminato l’importante problema ma ci ha permesso solo di trovare un compromesso leggermente migliore in termini di prestazioni ma non di facilità di guida. “Le modifiche che abbiamo apportato tra Sprint e Qualifica hanno reso la macchina più veloce ma anche un po’ più difficile da guidare; ora siamo un po’ più al limite, tanto che è stato molto complicato mettere insieme un giro” – Carlos Sainz, molto realista sul potenziale della vettura italiana nella gara di domani, ha dichiarato: “Sembra che siamo decisamente un passo indietro rispetto a Red Bull e McLaren e Penso che potremo lottare solo con la Mercedes in gara”.

 
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