«Quando si sono spenti, siamo saliti a 500 watt» – .

«Quando si sono spenti, siamo saliti a 500 watt» – .
«Quando si sono spenti, siamo saliti a 500 watt» – .

BOLOGNA – Quando Pogacar e Vingegaard attaccarono, il gruppo di testa è salito a 500 wattMentre lo racconta, Ciccone alza lo sguardo come per dire che lui non c’entrava molto. L’abruzzese fa girare le gambe sui rulli davanti al bus della Lidl-Trek e intanto racconta. Fino a pochi secondi fa a confrontarsi era Steven De Jongh, anche se a parlare è stato soprattutto il diesse belga. Prima di chiedergli qualcosa, lo osserviamo. A volte è pensierosonel cuore di questa stagione che lo ha visto saltare il Giro a causa di una ciste sulla sella e iniziare in ritardo il Tour a causa di un altro Covid.

Lo colloca l’ordine di arrivo in quindicesima posizione, a 2’42” dal vincitore Vauquelin e a soli 21” da Pogacar, Vingegaard e Evenepoel. Tutti gli altri leader del Tour sono arrivati ​​dietro di lui: non è stata una brutta giornata. E soprattutto, oltre alla sua prestazione, gli ha permesso di analizzare la condotta del primo della classe.

“È stata una tappa molto dura – racconta – soprattutto dopo la giornata di ieri, che è stata impegnativa, tra caldo e percorso. Il finale di oggi è stato molto vivace, bellissimo. Il San Luca era uno spettacolo di gente, davvero emozionante. Ma bisogna essere realistici al mio livello e seguire quei due mostri era praticamente impossibile. Quindi ho cercato di farcela con le forze che ho e lo farò giorno per giorno. Pogacar e Vingegaard non li scopriamo adesso, loro hanno una marcia in più e oggi l’hanno dimostrato al San Luca».

Ciccone ha un buon numero di tifosi abruzzesi che lo cercano e lo sostengono
Ciccone ha un buon numero di tifosi abruzzesi che lo cercano e lo sostengono
Solo da lì?

Il ritmo era già da tempo molto elevato. Quando si va a più di 500 Watt per un certo numero di minuti, solo grandi campioni come loro possono fare la differenza. Era chiaro che Pogacar voleva provare qualcosa, altrimenti Yates non lo mandi avanti così. Sono stati due giorni davvero strani, perché con il caldo il corpo si adatta, le sensazioni cambiano molto e a volte la prestazione viene anche un po’ falsata. COSÌ ad esempio, se Roglic ha pagato è perché potrebbe aver speso troppo ierima non è necessariamente un cattivo segno.

Quanto caldo faceva oggi?

A dire il vero, oggi è andata molto meglio di ieri, meno estrema. Facendo salite veloci e grazie al vento abbiamo avuto sensazioni miglioriIeri invece abbiamo pagato tutti, perché lui era veramente afoso, non muoveva l’aria, non riusciva a respirare.

Quando Pogacar e Vingegaard hanno attaccato – racconta Ciccone – siamo saliti a 500 watt
Quando Pogacar e Vingegaard hanno attaccato – racconta Ciccone – siamo saliti a 500 watt
Pensi che i 4-5 giorni di allenamento persi a causa del Covid ti stiano influenzando?

Sono sincero, in questi primi giorni mi manca la brillantezza, il cambio di ritmo. Ma sono comunque soddisfatto perché voglio vivere giorno per giorno, dando il massimo. L’importante è che riesca a mantenere il mio livello ed essere costante. A questi livelli, come ho già detto, si raggiungono picchi di potenza davvero elevati, quindi se perdi anche solo il 2 per cento, lo senti e lo paghi. Ci sta, siamo al Tour de France ed è giusto che ci sia anche questa differenza.

Oggi ci aspettavamo che gli Emirati Arabi Uniti attaccassero, ma invece si sono ritrovati di nuovo con Vingegaard alle calcagna…

Devo dire che in tutte le salite c’era molto nervosismo. Siamo alla seconda tappa del Tour e sappiamo che le prime tappe sono sempre più nervose. Siamo anche fortunati che queste giornate siano dure, perché la salita crea ordine e c’è meno rischio rispetto alle tappe pianeggianti.

Giulio Ciccone, classe 1994, è alto 1,76 metri e pesa 58 chili. Nel 2019 ha indossato la maglia gialla
Giulio Ciccone, classe 1994, è alto 1,76 metri e pesa 58 chili. Nel 2019 ha vestito la maglia gialla
La gente di San Luca ti ha dato una spinta in più per resistere?

È stato qualcosa di impressionante. Ho fatto tante volte il San Luca in diverse occasioni: all’Emilia e al Giro d’Italia, ma Oggi mi stava davvero esplodendo la testa per le urlaPenso che sia stato uno dei momenti che ricorderò sicuramente per tutta la mia carriera.

 
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